Non capita certo tutti i giorni, di festeggiare una promozione al termine
Â
del primo anno vissuto come allenatore. Alla guida del San Giorgio, Ciccio Api ci è riuscito, portando i neroverdi in Seconda Categoria, grazie alla vittoria dei playoff. Il neo-tecnico, che solo un anno fa scendeva ancora in campo indossando la maglia della Deliese, racconta questa esaltante stagione ai microfoni di Rnp.
GRUPPO D’ACCIAIO- Ad inizio anno tutti parlavano del San Giorgio come una corazzata che avrebbe stracciato il campionato, ma io sapevo che le insidie erano dietro l’angolo. E’ vero, l’organico presentava autentici lussi per la categoria, basti pensare a Paturzo, Borghetto ed allo stesso Foti, ma bisognava amalgamare un gruppo che conosceva poco o nulla la Terza Categoria. Il mio lavoro è stato innanzitutto mentale, e devo dire che la risposta dei ragazzi è stata fantastica. Squadra, allenatore e dirigenti: tutti insieme, abbiamo creato strada facendo un gruppo di amici, all’interno del quale ognuno era disposto a sacrificarsi, mettendo al primo posto la maglia che rappresentava. Siamo stati uomini, prima ancora che atleti, e questo è uno degli aspetti che mi inorgogliscono di più.
NELLA STESSA DIREZIONE…Il momento più delicato, riguarda le due partite giocate contro Scillese e Sant’Eufemia: prima la sconfitta nello scontro diretto, che di fatto rappresentava l’addio al primo posto, poi un pareggio che ci ha lasciato l’amaro in bocca. Anche in quei momenti tuttavia, ero convinto che il San Giorgio sarebbe riuscito a centrare la Seconda Categoria. Sapete quando siamo diventati veramente una corazzata? Quando nel mercato invernale abbiamo deciso di non fare acquisti, puntando sui 28 calciatori che già componevano la rosa. Lì è nato il vero San Giorgio, così come dimostra la grande partecipazione agli allenamenti: una passione ed una presenza simili, probabilmente non le ho viste neanche quando giocavo in Promozione. A dare il cento per cento non erano solo i titolari, ma anche i ragazzi che sapevano di andare in tribuna il sabato o la domenica. Questa squadra ha vinto i playoff perchè non ha mai mollato di un centimetro, vedi il pareggio ottenuto al 98′ in casa del Bagaladi, durante il campionato. Tutti sapevano di essere importanti, tutti attendevano il loro momento con serietà ed umiltà : l’esempio lampante, lo costituisce Grillo, che ha accettato di restare fuori dai titolari durante la stagione, per poi diventare protagonista ai playoff.
CONFRONTO E RISPETTO- Fin dal primo giorno, io per primo mi sono messo in discussione, cercando sempre il dialogo ed il confronto con i miei calciatori. Alla squadra ho detto subito che anche il tecnico può sbagliare, e se questo accade è giusto che i calciatori lo facciano notare, purchè si rimanga nell’ambito del rispetto dei ruoli. A livello tattico, posso dire di aver migliorato l’equilibrio tra i reparti: essendomi accorto che subivamo qualche gol di troppo ed in fase offensiva non sempre ci proponevamo con i tempi giusti, da un lato ho sistemato qualcosina nelle retrovie, e dall’altro ho alzanto di qualche metro il centrocampo, passando al 4-3-3. I risultati si sono visti soprattutto in difesa, basti pensare che al tirar delle somme solo il Bagaladi ha subito meno reti di noi: sotto quest’ultimo aspetto, la carriera da difensore mi ha sicuramente agevolato…
EMOZIONI INCANCELLABILI- La finale di domenica scorsa a Villa, contro il Bagaladi, rappresenta il momento più bello in tutti questi anni di calcio. Ho ricevuto dei messaggi meravigliosi da parte dei ragazzi, e non vi nascondo che a fine partita mi sono commosso. Ripeto, allenare una squadra forte è già di per sè un privilegio, ma allenare un gruppo di uomini con la u maiuscola, così come lo sono stati i calciatori del San Giorgio, è davvero un’emozione unica. Gli abbracci dopo ogni gol, i cori di gioia e la festa finale: momenti indescrivibili, indimenticabili…
IL FUTURO- So che la società mi ha già confermato (sorride, ndr), e da parte mia non ci sarebbero problemi a restare. Ho ricevuto delle offerte, alcune molto importanti, ma il San Giorgio è la società che mi ha lanciato, quindi ha la priorità . Prima di dire si al nuovo progetto tuttavia, devo incontrarmi con il Presidente, e capire se ci sono due presupposti fondamentali: il primo, riguarda qualche innesto da inserire all’attuale rosa, il secondo una struttura che ci consenta di allenarci al meglio. Chiederò solo queste due cose, per affrontare al meglio un campionato complicato come quello di Seconda Categoria: se la risposta sarà affermativa, sarò felicissimo di rimanere…
Â
f.i.-rnp
Commenti