Vietato ripetersi. Se è vero che una squadra competitiva si costruisce dalla porta, la scorsa estate la Reggina ha aperto la falla sin dall’avvio. Ceduti in prestito Kovacsik e Baiocco, la società amaranto ha puntato su Benassi pentendosi presto della scelta effettuata. Tra qualche settimana il ragionamento dovrà ripetersi, ai due protagonisti della scorsa stagione c’è da aggiungere Daniel Leone, estremo difensore classe ’93 in prestito alla Torres. Adam Kovacsik, attualmente in prestito al Carpi, preferirebbe restare in serie B ma per la Reggina accetterebbe di tornare in Lega Pro: “Dopo due anni al Foligno e al Pavia sono riuscito a tornare in serie B, penso di aver dimostrato nel girone di andata di poter stare in questa categoria. Con la Reggina in Lega Pro? Dipende dalle scelte della società . Penso che tenere me, Leone e Baiocco non avrebbe senso. Se decideranno di puntare su di me tornerò volentieri a vestire la maglia amaranto”. La terza serie, con la riforma dei campionati, potrebbe rivelarsi particolarmente stimolante: “Se la Lega opterà per il girone del Sud penso che ci saranno squadre più blasonate e stadi più pieni rispetto alla serie B, sarebbe davvero affascinante giocare un campionato simile. Vedremo cosa succederà , aspetterò la scelta della società , che non ho più sentito dalla scorsa estate”.
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Momento clou. Il Carpi, dopo la sorprendente vittoria ottenuta sul campo del Palermo, può sperare di rientrare in extremis nel treno play-off: “Non ci aspettavamo di strappare i tre punti alla squadra che ha dominato il campionato, adesso vogliamo chiudere con altri sei punti per non avere alcun rimpianto. Sappiamo che non dipende solo da noi, sarà fondamentale battere il Lanciano per superarlo in classifica considerando che gli scontri diretti sarebbero a nostro favore”. L’estremo difensore ungherese fa un bilancio dolceamaro sulla stagione che si sta per concludere: “Certamente positivo per quanto riguarda i risultati ottenuti dalla squadra e il mio girone di andata. Nel 2014 non ho trovato spazio e di questo ovviamente non posso dirmi contento, ma rispetto le scelte del tecnico. Preferisco fare un bilancio complessivo delle ultime tre stagioni, nelle quali sono cresciuto e maturato”. Pillon il tecnico del Carpi, dodici mesi fa di questi tempi guidava gli amaranto ad una salvezza ottenuta grazie allo sprint finale: “Abbiamo parlato poco della sua esperienza in amaranto, si è detto rammaricato di non essere potuto rimanere a causa di problemi familiari. Si tratta di un allenatore preparato e una persona perbene, ha idee chiare e ci tiene che la squadra le applichi”.
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p.r. – rnp
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