Tra gli artefici di un successo (o un insuccesso) sportivo, gli allenatori rivestono sempre un ruolo
fondamentale. Santo Falcone ha guidato con maestria il Val Gallico, permettendo alla giovane realtà reggina di brindare al salto di categoria. Ieri la stagione regolare è finita definitivamente. I biancazzurri hanno chiuso il torneo vincendo contro il Ravagnese Gbi: “E’ stata l’occasione di schierare chi aveva avuto meno spazio fin qui”, ha ammesso il tecnico. “Ne è venuta fuori la classica partita di fine anno, poco più che una sgambata sia per noi che per gli avversari. Le motivazioni erano venute meno. Siamo felici di aver raggiunto il salto di categoria con qualche giornata di anticipo”.
Chi non ha trovato tantissimo spazio ha avuto l’opportunità di mettersi in mostra: “Nel corso dell’anno tutti hanno dato il proprio contributo. Nelle scelte ho attinto dalla rosa nella sua interezza, poi è normale che qualcuno abbia trovato meno spazio rispetto ad altri. Mi dispiace solo per quei ragazzi che non hanno voluto aspettare, perché ci sono stati mesi dove, complice un’infermeria piena, sarebbe toccato anche a loro”.
I programmi societari passano necessariamente dalla scelta del mister. Falcone non nasconde la possibilità di una permanenza: “Ancora non c’è nulla di definitivo, ma credo che ci sia un buon novanta per cento di possibilità che io resti al Val Gallico. Prima Categoria? Credo che non ci sia tanto da cambiare. Ho seguito il campionato, e ritengo che la squadra sia competitiva già da ora. Il problema sostanziale è legato alla scelta degli under, ma queste sono cose che interessano da vicino la società”.
f.m. – Rnp
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