Nell’ennesimo pomeriggio condizionato dal maltempo, gli amaranto cercano gloria contro il Cittadella di Foscarini, per provare a riaprire una salvezza difficile da raggiungere. La coppia Gagliardi-Zanin si affida Di Michele e Gerardi; dietro di loro Sbaffo. I veneti rispondono con un dinamico 4-2-3-1 nel quale Coralli è il riferimento offensivo più avanzato, supportato da Surraco e Piscitella larghi e Rigoni al centro.
L’ILLUSIONE DURA UN TEMPO- Dopo un avvio tutto di marca ospite, all’8’ Gerardi gira bene di testa, sul cross di Contessa, ed a Di Gennaro battuto è la traversa a dire di no. Due minuti più tardi Barillà ruba un pallone a centrocampo ed avvia il contropiede, concluso però malamente ancora da Gerardi, con un tiro che non crea problemi al portiere avversario. La manovra dei calabresi procede a ritmi lenti, prevedibili e macchinosi, ed il Cittadella controlla bene la propria metà campo provando a pungere di rimessa. Tuttavia gli uomini di Foscarini non creano grossi pericoli a Pigliacelli, eccezion fatta per la conclusione ravvicinata dell’ex Rigoni, sulla quale Pigliacelli si conferma nota lieta di questa stagione da incubo. Velleitario, al 23’, il tiro di Dall’Oglio successivo alla sponda di Gerardi. Pur non brillando sul piano del gioco, la Reggina crea le migliori occasioni della prima frazione e dopo la traversa in avvio, è Di Michele che fallisce a tu per tu con Di Gennaro (bravo nei tempi dell’uscita) il gol del possibile vantaggio. Il capitano verrà pure ammonito da Nasca e salterà la gara con lo Spezia. Amaranto che chiudono in attacco, con Pambou (di poco al lato la sua conclusione) e con Gerardi (che trova attento Di Gennaro).
COLPITI E AFFONDATI- Al rientro dall’intervallo la Reggina non riesce ad imporre il proprio ritmo alla gara ed i veneti vanno in due occasioni vicini a sbloccare il punteggio. Coly, al 4’, stoppa, controlla e tira in posizione defilata, con troppa libertà in area di rigore: palla fuori davvero di poco. Trascorrono altri quattro minuti e Coralli non ci arriva per un soffio sull’invito di Piscitella. La compagine dello stretto prova a svegliarsi e lo fa con capitan Di Michele che, servito da Gerardi, incrocia di destro mandando la sfera a fil di palo. Reggina a trazione anteriore con l’ingresso di Dumitru per Barillà e dall’altra parte Foscarini risponde con Lora e Djuric. Proprio il croato al 34’, “propizia” l’autorete di Bochniewicz, confermando le solite amnesie difensive sulle palle inattive. Eppure l’occasione per pareggiare i conti arriva praticamente subito, ma è bravissimo Di Gennaro a bloccare con un volo plastico, l’inzuccata di Lucioni. L’undici di Foscarini controlla agevolmente, mentre quello di Gagliardi e Zanin mastica ancora una volta amaro e conclude anche in dieci, vista l’espulsione per doppia ammonizione di Bochniewicz. Nei tre minuti di recupero accade però un qualcosa che non vorremmo davvero mai vedere né commentare sui rettangoli di gioco. Pellizzer rifila una manata a Fischnaller a palla lontana e Nasca concede rigore ed espulsione. Momenti concitati e convulsi finché Gerardi non si presenta sul dischetto e si fa parare il rigore da Di Gennaro, dopo del quale l’arbitro emette il triplice fischio finale. Davvero di cattivo gusto e sintomo di poca professionalità per un calciatore di Serie B, quando Busellato esulta in faccia a Sbaffo, gettando ulteriore benzina sul fuoco in un clima già teso. Con questi tre punti il Cittadella spera ancora di evitare i play-out, mentre per la Reggina sprofonda sempre più in basso.
Fabrizio Cantarella -reggionelpallone.it-
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