Cambio di guardia. Non è l’istrione Gagliardi a presentarsi in conferenza stampa alla viglia della delicata trasferta sul campo del Padova ma Diego Zanin. Carattere diverso e lontano dalle esuberanze fumantine dell’avvocato cosentino, il tecnico veneto vuole ripartire dal primo tempo della gara con il Latina: “Nei primi 45 minuti abbiamo fatto bene, poi la squadra è incappata nell’ennesimo calo di tensione. Non è la prima volta che dopo una buona prestazione incappiamo in un black-out, la reazione della squadra però c’è sempre stata. Purtroppo chi gioca con l’acqua alla gola ha una pressione enorme e spende energie nervose in abbondanza, noi però dovremo cercare di non perdere la concentrazione per tutto l’arco della gara”. La prossima gara, se non porterà punti in classifica, potrebbe essere vista come quella della condanna definitiva: “Siamo consapevoli che si tratta di una partita fondamentale, stavolta però anche il nostro avversario dovrà fare i conti con la pressione psicologica di dover fare a tutti i costi risultato. Dobbiamo pensare a questa sfida senza troppi tatticismi, e affrontarla con il coltello tra i denti”.
Un passo avanti e due indietro. Con prestazioni altalenanti e cali di tensione, sarà difficile rimontare in zona salvezza: “In alcune gare, con Novara e Varese soprattutto, la squadra ha subito alcune decisioni avverse che hanno influito sul risultato finale, ma non voglio tornare su episodi delle scorse settimane. Hanno inciso tanti fattori, anche qualche consiglio mio e di Gagliardi non tempestivo o la poca esperienza nel reparto mediano. In trasferta, tranne che a Empoli, la squadra ha sempre fatto bene mentre al Granillo facciamo più fatica”. La formazione di Serena è per certi versi assimilabile alla Reggina. Grandi ambizioni subito riposte nel cassetto, diversi cambi di panchina e un reparto arretrato fragile: “Il Padova ha qualità importanti in attacco, nelle ultime settimane Serena ha scelto il 4-2-4, i quattro giocatori offensivi costituiscono il pericolo maggiore. Ci sono anche alcuni difetti, come l’avere un centrocampo poco mobile e una difesa non imperforabile, che proveremo a sfruttare”.
Barillà e Dall’Oglio rientrano dalla squalifica, Maza invece rimane l’unico indisponibile. Zanin elogia la crescita di Sbaffo nelle ultime settimane: “Da gennaio è migliorato tanto, sia sotto l’aspetto mentale che fisico. E’ un giocatore importante, di quelli che possono cambiare la partita con una giocata. 4-1-4-1 o 4-3-1-2 ? La squadra ha dimostrato di poter fare bene con entrambi gli schieramenti, in caso di trequartista dietro le punte è importante che ci sia collaborazione reciproca tra tutti i giocatori”. Appena accennati gli argomenti inerenti il deferimento e l’utilizzo dei giovani provenienti dalla Primavera: “Non ci interessano minimamente gli argomenti extracampo, non ne abbiamo parlato e in ogni caso mi sembra che la società abbia risposto con un comunicato. Altri giovani in prima squadra? Ne seguiamo diversi, Caruso, Akuku e Coppolaro su tutti. E’ possibile che seguano le orme di Maicon e Pambou ma è importante non accelerare troppo il loro percorso di crescita”.
pa.rom. – rnp
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