Un pezzo di storia amaranto fa fortuna altrove. Senza dubbio positiva sinora la stagione del Modena, la formazione emiliana ha messo al sicuro la salvezza e guarda con interesse alla zona play-off. Per un tecnico che in riva allo Stretto non ha lasciato ricordi esaltanti (Novellino, il comandante della portaerei), fanno da contraltare le figure di Iacopino e Taibi. Ampiamente e giustamente applaudita l’infinita carriera in amaranto dell’esperto dirigente, l’ex portiere da qualche mese è diventato il nuovo direttore sportivo della società emiliana: “Facevo già parte dell’organigramma, dalla partenza di Cannella sono il nuovo d.s. Si tratta di un’esperienza coinvolgente, ho avuto grandi direttori sportivi nel corso della mia carriera, cerco di mettere in pratica quello che ho appreso. La squadra era già stata costruita con sagacia da Cannella, in questo momento il mio compito principale è quello di stare accanto alla squadra, sostenerla e allentare la pressione”.
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Il rendimento dei gialloblù è cresciuto nel girone di ritorno, prima del rush finale c’è da capire se è possibile agganciarsi al treno play-off: “Ancora non siamo matematicamente certi della salvezza, guardarsi alle spalle è il primo passo per provare ad accorciare verso chi ti precede. Peccato per i due mesi di black-out, prima e dopo la squadra ha fatto molto bene. In alcuni casi, come a Padova (da 0 a 2 a 2 a 2, ndr) abbiamo gettato punti in modo sciocco, altre volte episodi sfortunati ci hanno condannato”. Reduce dal convincente poker sul Latina, il Modena domani affronterà una Reggina disperata. Il duello pesa maggiormente per gli amaranto, alle prese con una classifica più che allarmante: “Lo stato psico-fisico delle due squadre è evidentemente agli antipodi, sulla carta il Modena è molto più in salute rispetto alla Reggina. Noi però spesso fuori casa non siamo riusciti a ottenere un risultato positivo, dobbiamo invertire questa tendenza se vogliamo alzare l’asticella“.
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Nell’anno del Centenario, la Reggina deve fare i conti con una realtà durissima. Taibi si allinea alla maggioranza, impossibile prevedere tutte queste difficoltà per gli amaranto: “Non avrei mai pensato a una stagione simile per la Reggina, nei miei pronostici iniziali l’avevo inserita tra le squadre che avrebbe navigato tranquillamente a metà classifica. Cade sempre quando sembra in grado di potersi rimettere, domani dovremo fare i conti con un avversario che sa di giocarsi molto“. Due statue. Una simbolica e impressa nella storia amaranto, un’altra reale alle spalle della Curva Nord del Granillo. Quotidianamente gomito a gomito con Iacopino, per Taibi è impossibile non parlare con il factotum giallobù di un glorioso passato comune. Lontano negli anni, ancora più distante se raffrontato con la realtà odierna: “Con Iacopino ricordiamo spesso gli anni vissuti assieme a Reggio Calabria, sono diversi i bei episodi che rammentiamo, e riviamo con affetto. E’ proprio il caso di dire ‘bei tempi’… “
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pa.rom. – rnp
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