Voce del verbo vendicarsi. Riflessivo, perché la Reggina cancella principalmente i propri errori e le proprie insicurezze. Tre gol e tre punti da viaggio che rianimano la truppa amaranto, brava a trasformare in energia positiva ogni incertezza. E’ un secondo tempo da antologia a dare la vittoria agli amaranto, dopo una prima parte di gara di marca emiliana.
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Gagliardi e Zanin lasciano Ipsa in panchina, accentrando Adejo per scalare Maicon sulla linea dei difensori. Il brasiliano se la vede con Di Gaudio. L’intento di Vecchi è quello di sfruttare la fascia sinistra creando spazi di sovrapposizione per gli attaccanti. Torna dal primo minuto Strasser, con Pambou e Dall’Oglio sulla linea di centrocampo, e Sbaffo e Dumitru sulle corsie esterne. Gagliolo e Pasoli hanno la delega di marcatura sull’unico terminale amaranto, Di Michele.
La lettura tattica, nel primo tempo, la indovina Vecchi. La Reggina soffre a sinistra la pressione emiliana, con il Carpi che si limita ad attaccare da quel lato. E’ griffata Di Gaudio la prima occasione del match, con Pigliacelli chiamato al colpo di reni per sventare un destro insidioso dell’ala palermitana. Al 25’ Sgrigna illumina un arcobaleno direttamente da calcio di punizione, ma la sua conclusione trova solo il montante. La costruzione esterna impostata su Di Gaudio produce una nuova occasione sette minuti dopo, con la Reggina graziata dopo una disattenzione di linea su una rimessa laterale.
Il Carpi non affonda il colpo, e nella ripresa la carica evapora. La pressione esterna si abbassa, Vecchi cerca di contrastare il torpore inserendo Memushaj. Nessun risultato, e la Reggina illumina il buio. In una fase di match anestetizzata gli amaranto passano in vantaggio, sfruttando ciò che fino adesso li ha messi in croce: i calci piazzati. Ironia della sorte, è proprio un difensore a concretizzare la catarsi, con Lucioni che trova la rete dopo un batti e ribatti nell’area avversaria. Affonda il morso nelle carni ferite del nemico la Reggina, che al 24’ trova il raddoppio grazie a un tiro a giro di Sbaffo. Tramortiti, i padroni di casa subiscono anche il terzo gol in contropiede. Di Michele, a tu per tu con Colombi, cancella l’errore commesso col Varese e chiude i conti. Il riscatto è servito. Anche i tre punti. E per Gagliardi sono più importanti questi.
Francesco Mansueto – Reggionelpallone.it
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