Un felino. Non illuda la versione odierna, molto ‘british’ e un pò dimessa. Dopo lo sfogo-show della settimana scorsa Franco Gagliardi mostra il lato mansueto, la netta contrapposizione però è solo apparenza: “La società mi ha fatto capire che ero andato oltre le righe, è giusto ritornare a un comportamento più tranquillo. Questo bon ton però nasconde quello che ho dentro. Io, Zanin e la squadra siamo come un leone ferito, per nulla abbattuti e a caccia di vendetta. Psicologicamente la sconfitta con il Varese è pesata, in settimana abbiamo cercato di far capire ai ragazzi che la squadra ha qualità , difetti ma anche pregi e margini di miglioramento“. L’ultima incredibile sconfitta viene ripassata al setaccio per analizzare gli errori arbitrali e quelli difensivi: “Possiamo lavorare su noi stessi, quanto agli arbitri dopo i diversi sfavori speriamo in qualche errore a nostro favore. Non voglio alibi nè fobie da calcio piazzato, ricordo che il 2 a 1 del Varese è nato da una punizione inesistente e su un fuorigioco, quindi non posso rimproverare nulla alla squadra”.
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Carpi il prossimo ostacolo, non semplice da aggirare. Gagliardi mostra idee chiare quando si tratta di analizzare la formazione emiliana: “Il 4-1-4-1 di Vecchi si poggia sulle qualità dell’unica punta Ardemagni e sulla spinta degli esterni. Hanno centrocampisti rapidi e vivaci, bravi nelle ripartenze. Dovremo essere bravi a non concedergli spazi e allo stesso tempo creare pericoli. Contro il Varese abbiamo segnato 3 gol ma ci siamo spinti troppo, subendone 4“. Due i dubbi principali sull’undici iniziale, legato alla sostituzione di Barillà e al possibile ritorno di Strasser in mezzo alla difesa. Gagliardi non esclude sorprese, spiegando che la condizione psico-fisica sarà determinante nelle scelte: “Potremmo anche abbandonare la difesa a 4, le caratteristiche dei giocatori (con probabile riferimento a Maicon e Foglio esterni di centrocampo, ndr) ce lo consentono. Non è semplice sostituire Barillà , valuteremo con calma e decideremo all’ultimo minuto. Le scelte verranno effettuate in base alle condizioni fisiche, chi sta meglio e si mostra più sicuro gioca”.
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Maza l’unico indisponibile, il centrocampista spagnolo giocherà con la Primavera in vista di un rientro in prima squadra. Gerardi negli ultimi giorni è stato oggetto di una punzecchiatura da parte di Simone Giacchetta, Gagliardi nel merito preferisce stare in mezzo: “Non mi interessano cappellini, fascette o come si portano i capelli, io guardo esclusivamente al campo. Gerardi può dare di più, in questo momento mancano i suoi gol. Lo sto spronando, da lui mi aspetto di più”.
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pa.rom. – rnp
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