C’è un pò di Inter del triplete nel motore del Carpi. Andrea Nuti, collaboratore di Mourihno nei trascorsi dello Special One in nerazzurro, è il preparatore atletico che fa volare la squadra emiliana. A presentarci il Carpi, prossimo avversario della Reggina, è Davide Setti, giornalista della ‘Gazzetta dello Sport’.
SITUAZIONE ATTUALE – “Quella con il Brescia è stata la vittoria della possibile svolta. Dopo l’importante campagna acquisti invernali la società si aspetta risultati all’altezza, la panchina di Vecchi iniziava a scricchiolare. Più che convincente l’ultima prova, specie nei primi 45 minuti si è visto uno dei migliori Carpi di questo campionato. La squadra sta bene, pronta ad affrontare una settimana chiave, decisiva per capire le ambizioni. Dopo la Reggina, gli emiliani affronteranno il Padova nell’ ‘eterno’ recupero e il Cittadella”.
GLI INDISPONIBILI – “Due i giocatori sicuramente indisponibili, Poli e Inglese. Il primo è appena rientrato in gruppo dopo l’operazione, bisognerà aspettare qualche settimana prima di rivederlo in campo. Tempi più lunghi per Inglese, che non credo sarà pronto prima di Aprile. Colombi e Bertoni hanno la febbre e sono in dubbio, domani si capirà se recupereranno in tempo. Legati e Romagnoli, assenti a Brescia per problemi muscolari, con ogni probabilità rientreranno tra i convocati, anche se Romagnoli potrebbe essere risparmiato per la gara con il Padova di martedi”.
IL MODULO – “Vecchi sinora ha alternato due moduli, anche se in realtà tra il 4-1-4-1 e il 4-4-1-1 non cambia molto. Negli ultimi mesi il tecnico degli emiliani ha puntato decisamente sul 4-1-4-1, in fase offensiva si punta alla spinta dei due esterni, rapidi e imprevedibili”.
L’ALLENATORE – “Dopo aver richiato qualcosa alla vigilia di Brescia, è più sicuro. Il Carpi vuole capire se può davvero lottare per la zona play-off, Vecchi e la squadra attendono con ansia questi tre impegni ravvicinati con Reggina, Padova e Cittadella. Ufficialmente vengono giudicati come tre scontri diretti in ottica salvezza, ma non è tanto segreta invece la speranza che si tratti del trampolino verso la rincorsa alle prime posizioni”.
LA SQUADRA – “I numeri parlano chiaro: il Carpi è la squadra che calcia più di tutte verso la porta avversaria, anche Empoli e Palermo sono inferiori da questo punto di vista. Chiara la prerogativa di una squadra che ama costruire e concludere, i palloni buttati si contano su una mano. La formazione allenata da Vecchi ha la miglior media punti esterna tra i cadetti, è un dato che certifica la pericolosità di questa squadra nelle ripartenze, davvero letali”.
PUNTI DI FORZA – “Oltre alla qualità nel gioco e nelle ripartenze, già citate, voglio sottolineare l’importanza della condizione atletica. Il Carpi è una delle squadre più brillanti sul piano fisico, è fondamentale su questo aspetto il lavoro di Andrea Nuti, preparatore atletico. Ex ‘recuperatore’ degli infortunati nell’Inter di Mourihno, ha lasciato i nerazzurri dopo l’arrivo di Stramaccioni. Si tratta di un campione olimpico nell’atletica leggera, gareggiava assieme a Simionato, collaboratore di Atzori ed ex preparatore atletico della Reggina”.
PUNTI DEBOLI – “Anche in questo caso i numeri aiutano ad analizzare, nella circostanza i difetti. Il Carpi ha la terz’ultima media punti relativa alle gare casalinghe, la differenza di rendimento con media esterna è evidente. Tra le mura amiche gli emiliani fanno fatica ad imporre il proprio gioco e trovare spazi per le ripartenze, la Reggina potrà puntare su questo aspetto”.
L’UOMO DA TEMERE – “Senza dubbio Ardemagni. Sta entrando in condizione dopo una prima parte di stagione, al Chievo, in cui non ha praticamente mai giocato. Ha realizzato 3 gol in 6 partite, adesso è vicino alla forma migliore e aumenterà certamente la qualità delle sue prestazioni”.
pa.rom. – rnp
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