Il pensiero dei protagonisti, intervenuti subito dopo il fischio finale ai microfoni di Reggionelpallone.it
ECCELLENZA, 24^ GIORNATA (9^ DI RITORNO)
Gallico Catona-Sersale 1-0
Marco Cormaci (attaccante Gallico Catona): “Dedico il gol e la vittoria a Christian Pendini, nostro amico morto tragicamente a Madrid qualche giorno fa. Siamo entrati in zona playoff, e ora proveremo a mantenerli fino alla fine. Si tratta di un obiettivo importante che non avevamo prefissato, ma sapevamo di possedere le qualità per arrivarci. Mister Franceschini ha portato molto entusiasmo al suo arrivo, ci stiamo tutti applicando molto seriamente nel lavoro settimanale; tutti stiamo dando quel qualcosa in più che prima non riuscivamo a esprimere, e i risultati ci stanno premiando. Abbiamo sistemato la fase difensiva, riguardo la quale potevamo già contare elementi importanti come Barca, Calarco e Marcianò, ma anche gli uomini d’attacco si sacrificano molto in copertura”.
Leonardo Gatto (centrocampista Gallico Catona): “Ho fallito il rigore, ma per fortuna abbiamo vinto lo stesso. Il Sersale è un’ottima squadra, che meriterebbe di stare più in alto in classifica, rispetto alla posizione che occupa attualmente. Noi non ci siamo espressi al massimo, ma siamo contenti dei tre punti. I nostri avversari sono stati bravi a fermarci in maniera perfetta, non ci hanno lasciato spazio: ripeto, possiedono un organico di qualità, basta vedere gli uomini schierati in campo oggi. Dalla prossima trasferta a Guardavalle, speriamo di tornare con un risultato positivo. Tornando alla mia prova, mi sono trascinato un problema al flessore accusato in settimana, e già nel primo tempo sentivo un po’ tirare il muscolo: proprio per questo, non sforzavo più di tanto. Nel secondo tempo, nell’allungarmi per recuperare il pallone ho sentito un fastidio maggiore: vedremo dall’ecografia cosa salterà fuori”.
Renato Mancini (allenatore Sersale): “Soprattutto nel primo tempo la mia squadra ha combattuto e si è espressa meglio, anche sul piano delle occasioni. Il Gallico Catona ha puntato più sulle ripartenze, trovando ben pochi varchi per rendersi pericoloso, a parte le due dormite in occasione del gol e del rigore. A proposito, il rigore per loro c’era, così come c’era quello che non ci è stato concesso nel finale, dopo lo scontro tra il portiere e Corosoniti. Non stiamo più ricevendo rigori, neanche i più eclatanti, ci hanno additato come simulatori. Ci è mancata un po’ brillantezza, particolarmente negli uomini cardine che dovrebbero fare la differenza. Abbiamo sviluppato una gran mole di gioco, ed a conti fatti è stata una bella partita: avremmo meritato di più, senza nulla togliere all’avversario. In questa categoria serve la cattiveria agonistica, e se non ce la metti, finisce che a decidere sono gli episodi. Questi sono punti persi che pesano, così come hanno pesato quelli persi al 93′ domenica scorsa, contro il San Lucido. Al mio arrivo ho lavorato soprattutto sulla testa dei calciatori, cercando di dare una certa quadratura, perché non puoi stravolgere il lavoro di un anno in pochi giorni, e le partite incombevano. C’era da trovare il giusto equilibrio, e credo che più o meno ci siamo riusciti, anche se alla luce della partita di oggi, abbiamo ancora qualcosa da sistemare“.
Attilio Geria-reggionelpallone.it
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