Per poter ambire a scenari importanti, nel calcio la qualità è fondamentale. E se viene accompagnata anche dall’esperienza, ancora meglio. È questo il discorso che starà facendo Filippo Inzaghi, allenatore della Reggina, in questo momento.
Dopo aver ripreso al meglio il campionato con la vittoria in casa del Como per 1-0, l’allenatore amaranto è consapevole di dover fare il massimo dei punti in un momento come questo. E per farlo dovrà contare sui suoi uomini più dotati tecnicamente, quelli che offrono maggiori garanzie dal punto di vista del gioco, sia individuale sia collettivo. E se parliamo di qualità , è impossibile non pensare a Jeremy Menez e Hernani Azevedo, i due giocatori con più fosforo nella rosa attuale della Reggina.
Sebbene il primo non sia sempre titolare per una questione d’età , è chiaro che sono questi due gli elementi che immettono più classe e fantasia al gioco. Del resto, se partiamo da Menez, vediamo come la sua carriera parli per lui. Nato nel 1987, ossia la stessa categoria annuale di fenomeni come Karim Benzema, Hatem Ben Arfa e Samir Nasri, il calciatore della regione parigina è stato additato come fenomeno fin dagli esordi. Dotato di un dribbling fulminante e di una visione di gioco importante, Menez iniziò subito a brillare come seconda punta, disputando le sue migliori stagioni al Monaco dal 2006 al 2008. In quegli anni attirò l’attenzione della Roma, che decise di fare affidamento sulle sue scintille in attacco. Dopo l’esperienza in giallorosso, il francese fece ritorno in patria al Paris Saint Germain, squadra che le attuali quote sul calcio mostrano come favorita alla vittoria della Champions League. Per quanto riguarda altri campionati come quello della serie maggiore, Menez passerà ben due stagioni al Milan, fino all’approdo a Reggio Calabria che lo ha adottato in Serie B e che lui vorrebbe riportare nella massima categoria nazionale. Sempre condizionato dagli infortuni e da una certa fragilità fisica, il francese ha trovato al Granillo la sua dimensione per giocare con tranquillità e continuare a entusiasmare i tifosi.
Se, però, l’anno scorso era lui l’unica luce della squadra, quest’anno Menez è stato affiancato a un brasiliano dalla tecnica sopraffina che ha subito preso posto come titolare indiscusso in mezzo al campo. Parliamo di quell’Hernani che, di proprietà del Parma, sta realizzando una splendida annata in amaranto da governatore della mediana, e di conseguenza della squadra tutta. Esperto e scafato, il calciatore classe 1994 è stato non solo il mattatore del match vinto a Como, ma si è ormai affermato come l’attore della maggior parte delle azioni della squadra di Inzaghi, che ha visto in lui il faro del suo gioco. Il suo legame con la città è assoluto, come affermato da lui stesso in un’intervista, e ciò fa sì che avvenga lo stesso con la squadra, della quale è ormai diventato un pilastro. È a lui e a Menez che Inzaghi si affida per tornare in Serie A.
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