Alla vigilia del match del “Granillo” tra la Reggina e il Perugia, il tecnico amaranto Filippo Inzaghi ha presentato la sfida in conferenza stampa.
“Gagliolo sta bene, Santander purtroppo non ci sarà , speriamo di recuperarlo per la prossima, ha avuto un risentimento, lo aspettiamo. Il Perugia? Sarà una gara complicata, ha confermato gran parte della squadra arrivata ai playoff, prendendo tre ragazzi dalla Cremonese; ha avuto qualche vicissitudine ma faremo attenzione, sono certo che risaliranno. Ci aspetterà una partita complicata e di pazienza, giocheranno probabilmente due tra Di Carmine, Melchiorri e Strizzolo, calciatori importanti per la Serie B; ho grande rispetto per la squadra e per un tecnico come Castori, ma davanti alla nostra gente vogliamo combattere su ogni palla e prenderci i tre punti e per vincere domani servirà la migliore Reggina. Ho i miei dubbi di formazione ma penso che chi entra può essere più decisivo di chi inizia. Obi? Ci vuole pazienza, non voglio rischiarlo, è stato fuori tre mesi e si allena da una settimana, ha pochi minuti nelle gambe, avremo bisogno del miglior Obi più avanti, si sta impegnando molto ma giocherà quando sarà al meglio. La squadra ha fatto bene a Parma ma ha preso gol da polli, l’anno prossimo certi gol non li prenderemo. Abbiamo fatto un errore sul primo gol ma può capitare; con i cinque cambi a volte lasciare in campo un calciatore ammonito è rischioso, ma non cambio sempre gli ammoniti, i calciatori sanno che l’ammonizione fa parte del gioco e se necessario devono prenderla. Ci sono tre squadre al di sopra di tutte per organico e budget, noi dobbiamo provare ad inserirci nel gruppone che punterà a divertirsi; davanti alla nostra gente torneremo a fare una grande partita, è stata dura sopportare una sconfitta subita con un solo tiro in porta, vogliamo reagire e fare bene ma non sottovalutiamo il Perugia. Siamo una squadra di grande umiltà , siamo andati a giocare su un campo difficile, creando qualche occasione importante e senza rischiare quasi nulla; siamo contenti per come l’abbiamo interpretata e arrabbiati per averla persa così, ma fa parte del percorso di crescita. Se le avversarie si mettono dietro ad aspettarci, significa che siamo riusciti già a trasmettere un certo timore; mi sono piaciute le parole del direttore della Ternana che ha detto di aver visto nella Reggina la squadra con la migliore identità . La mia squadra mi piace e mi è piaciuta anche nelle sconfitte; per la partita fatta a Parma, se fossimo stati tutti al 100% l’avremmo vinta. Menez è un giocatore importante ma non dipendiamo da lui, siamo aggrappati alla nostra filosofia di gioco. Quando siamo andati sotto a Terni e Modena abbiamo creato tantissimo, a Parma invece abbiamo preso un secondo gol evitabile che ci ha tagliato un po’ le gambe, ma non sono preoccupato.”
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