Le ali dell’entusiasmo hanno fatto volare l’Avellino sino al terzo posto in classifica. Dopo la promozione ottenuta nella passata stagione, la squadra di Rastelli sta confermando qualità importanti anche tra i cadetti. A presentarci la formazione campana, prossimo avversario della Reggina, è Domenico Zappella, giornalista della Gazzetta dello Sport.
LA SITUAZIONE ATTUALE – “L’Avellino è una squadra che vola sulle ali dell’entusiasmo, nessuno si sarebbe aspettato una partenza simile della formazione biancoverde. La formazione allenata da Rastelli ha spazzato le diffidenze iniziali e sorpreso gli addetti ai lavori, si tratta di un miracolo calcistico. Quattro anni fa la società militava in serie D, la scorsa settimana invece è scesa in campo allo Juventus Stadium”.
GLI INDISPONIBILI – “Terraciano, Pape ed Herrera sono indisponibili, per loro niente trasferta al Granillo. Fabro e Abero sono reduci da lunghi infortuni ma saranno a disposizione, anche se difficilmente Rastelli li schiererà dal 1”.
IL MODULO – “Sinora Rastelli non ha mai cambiato, affidandosi sempre il 3-5-2. Si tratta di un modulo collaudato e redditizio, che sta dando sufficienti garanzie in entrambe le fasi di gioco”.
LA SQUADRA – “L’Avellino si sta imponendo all’attenzione generale per diverse qualità . La difesa, affidata a Izzo Peccarisi e Pisacane, raramente si concede distrazioni. Sulle fasce Zappacosta e Bittante garantiscono una spinta continua, a centrocampo invece Rastelli preferisce affidarsi a giocatori che diano garanzie sotto il profilo della quantità ”.
L’ALLENATORE – “Rastelli è il vero fuoriclasse dell’Avellino. Ha trascinato la formazione campana in serie B, sta mostrando di saperci fare anche nel campionato cadetto. La compattezza dello spogliatoio unica, la squadra vince e propone un calcio gradevole. Sono sicuro che nei prossimi anni allenerà in serie A anche se la società campana proverà a tutti i costi a resistere. E’ molto legato all’ambiente avendo già giocato con la maglia biancoverde”.
PUNTI DI FORZA – “L’Avellino è un orchestra in cui tutto funziona alla perfezione. La fase difensiva è ben curata, il centrocampo protegge la spinta dei due esterni, Galabinov e Castaldo duettano e trovano la via della rete con discreta continuità ”.
PUNTI DEBOLI – “Difficile trovare punti deboli. Parlando di singoli si può dire che ci si aspettava di più da Togni, centrocampista che non è riuscito a dare un contributo qualitativo importante. La panchina corta, specie in difesa, talvolta complica i piani del tecnico biancoverde”.
L’UOMO DA TEMERE – “Senza dubbio Castaldo. Ha qualità importanti, difficile capire come non abbia mai giocato in serie A. Si tratta di un attaccante completo, tecnicamente dotato e incisivo sotto porta”.
pa.rom. – rnp
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foto: avellinocalcio.it
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