Al peggio sembra davvero non esserci mai fine. La musica non cambia anche nell’anticipo della 18^ di campionato. Siena tra le corazzate di questa Serie B, ma Reggina che come troppo spesso è accaduto, pecca in attacco e ci mette del suo in occasione dei gol subiti.
COCCO PREFERITO A GERARDI- Atzori dispone la sua creatura con il 3-5-2. Adejo va in panchina così come Gerardi. Cocco è accanto a Di Michele in avanti, con Sbaffo a fungere da centrocampista offensivo. Inedito 3-4-3 invece per Beretta che viste le numerose assenze deve ridisegnare il suo schieramento. Corsa e sacrificio per gli esterni Angelo e Milos pronti a ripiegare in fase di non possesso. Valiani è il regista mentre a Rosina, Rosseti e Giannetti va il compito di offendere, con tanto di pressing alto.
PAPERA BENASSI- Dopo un’iniziale fase di studio è la Reggina che si propone maggiormente, guidata soprattutto dalla vena offensiva di Sbaffo. Manca però, come già accaduto, la precisione nell’ultimo passaggio. Prima del colpo di testa alto dell’ex Chievo, l’occasione più pericolosa dei primi venti minuti è confezionata dai toscani. Angelo gode di tantissima libertà sull’out di destro ed effettua un cross rasoterra per l’accorrente Rosseti, il cui colpo di tacco trova la grande risposta di Benassi. Come dicevamo, la Reggina tiene in mano il pallino del gioco e ci prova ancora Sbaffo, prima che Dall’Oglio spedisca alto un tentativo dai trenta metri. Da qui in poi è però il Siena che prende in mano le redini dell’incontro. Ancora Benassi è chiamato ad intervenire sul cross basso di Rossetti, mentre è fuori misura il tiro di Schiavone. Al 39’ bianconeri in vantaggio. Dopo una punizione battuta rapidamente, la sfera perviene a Rossetti che calcia verso la porta una conclusione decisamente innocua. Benassi si fa ingannare dal rimbalzo facendosi sfuggire un pallone agevole e confezionando una papera clamorosa che consente a Rosina di realizzare un gol facilissimo. Il primo tempo di fatto si chiude qui tra i fischi del ‘Granillo’.
ROSSETI CHIUDE IL CONTO- Si riprende con gli stessi effettivi della prima frazione, ma la Reggina sembra essere rimasta con la testa negli spogliatoi. Trascorrono infatti tre minuti e Giacomazzi si fa tutto il campo da solo per vie centrali, senza che nessun calciatore amaranto lo contrasti. Apertura sulla destra a beneficio di Rosseti che tutto solo scaglia un destro potente sul primo palo ed anche qui Benassi non sembra del tutto esente da colpe. Atzori deve per forza di cose aumentare la spinta offensiva dei suoi ed allora fuori Dall’Oglio e dentro Falco. Nonostante il cambio è ancora la squadra di Beretta a rendersi pericolosa. Stavolta Benassi evita ai suoi di capitolare nuovamente, negando la rete a Giannetti ed Angelo nello spazio di un attimo. Il motivo tattico ora è chiaro: Reggina avanti e Siena che attende di colpire in contropiede. Lucioni al 12’ ha la possibilità di riaprire la partita, ma a Lammanna battuto, il palo dice di no al difensore reggino. Berretta effettua la sua prima sostituzione, richiamando l’applaudito Rosseti ed inserendo Paolucci. L’ex Vicenza ci impiega pochi minuti per rendersi pericoloso e su invito di Rosina costringe Benassi a rifugiarsi in corner. Avvicendamenti anche per Atzori, con Maicon e Cocco che lasciano spazio a Louzada e Gerardi. Proprio Gerardi, dopo che Valiani aveva sciupato un contropiede con Rosina, raccoglie l’assist di Di Michele e chiama Lamanna al grande intervento. Non succede praticamente più nulla, meno che il numero in mezzo a quattro di Spinazzola e Paolucci che non ci crede e manca da ottima posizione il possibile terzo gol. I ragazzi di Beretta gestiscono agevolmente il doppio vantaggio ed amaranto che invece restano in un momento di crisi profonda.
Fabrizio Cantarella –reggionelpallone.it–
Â
Commenti