Dalle colonne della Gazzetta del Sud, il direttore sportivo del Sassuolo Giovanni Rossi ha parlato della crescita e del percorso in amaranto di Stefano Turati e Claud Adjapong, entrambi in prestito alla Reggina e di proprietà del club emiliano. Queste le sue dichiarazioni:
TURATI – “Noi abbiamo fiducia in Stefano e nelle sue potenzialità. Crediamo che attraverso un percorso continuato può arrivare ed ambire a traguardi importanti. Bisogna dare merito al direttore sportivo Massimo Taibi e alla Reggina di aver creduto nelle qualità di Turati, investendo e fidandosi di lui. Stefano sta dimostrando e mantenendo fede alle sue qualità. Per i ragazzi, i portieri in particolare, è molto importante giocare e fare esperienza prima di essere pronto per altre sfide. Quest’anno chiuderà con una buona percentuale di presenze, quasi del 50-60%, un dato importante da confermare”.
ADJAPONG – “È un calciatore fisico, che per esprimere al meglio le sue caratteristiche ha bisogno di stare bene. Lo scorso anno ha subito un brutto infortunio, è arrivato alla Reggina dopo l’intervento al Tendine d’Achille e quindi ha avuto bisogno di maggiore tempo per ritrovare la condizione. Claud è un calciatore che se trova continuità e stabilità, se fisicamente sta bene è decisivo in B”.
SERIE B – «Negli ultimi anni la B ha sempre avuto una squadra capace di fare il vuoto dietro, invece adesso sono tutte ravvicinate e probabilmente nessuno se lo sarebbe aspettato. Ci sono squadre che hanno fatto investimenti importanti, dalla Cremonese al Pisa, dal Monza al Lecce, dal Brescia al Benevento, non dimenticando anche Parma e Frosinone: erano anni che non si vedevamo questi investimenti e un livello così alto in cadetteria».
STAGIONE DELLA REGGINA – “Credo che avendo così tante realtà che lottano per il titolo la quota playoff si alzi inevitabilmente ed in un campionato così lungo ed equilibrato, chi ha qualche passaggio a vuoto rischia poi di avere dinanzi una rincorsa complicata”.
RAPPORTO CON TAIBI – “Ma certamente. Conosco e apprezzo la professionalità di Massimo (Taibi ndr.), inoltre ritengo Reggio una piazza formativa per i calciatori sotto l’aspetto ambientale. Nei percorsi di crescita dei nostri giovani, abbiamo bisogno di “formazione” e di “step” che ci aiuti a portarli ad essere pronti e Reggio Calabria ha queste caratteristiche. È una piazza che non scopro io, ha fatto la Serie A, storia e tradizione, il calciatore percepisce la passione e l’amore della gente, questo diventa rilevante”.
s.r.
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