SPEZIA OFF LIMITS- Quello di sabato scorso, è stato il terzo precedente in assoluto tra la Reggina e lo Spezia. Per gli amaranto, considerando anche la sfida del Picco dello scorso anno, la compagine bianconera rimane un tabù: il bilancio, è di 1 pareggio e 2 vittorie liguri.
RIBALTONE AMARO- Dalla vittoria per 1-0, alla sconfitta per 1-2: l’ultimo ko casalingo avvenuto con tale dinanica, risaliva a Reggina-Cesena dello scorso 15 marzo, quando, alla 10^ di ritorno, la Reggina di Dionigi passò in vantaggio con Comi, subendo poi la rimonta emiliana, causata da due clamorose papere di Facchin, che portarono alla rete di Djokovic ed all’autogol di Rizzato (la sconfitta in questione, costò la panchina al tecnico).
C’ERA UNA VOLTA IL GRANILLO- Lo Spezia ha inflitto alla Reggina la quarta sconfitta casalinga della stagione, dopo quelle incassate da Carpi, Pescara e Palermo. Anche se mancano ancora due partite per chiudere la serie interna, è stato già raggiunto il record negativo di sempre in serie cadetta, per quanto concerne le sconfitte nelle gare casalinghe del girone d’andata.
PRIMO TEMPO, PRIMO GOL- Considerando che il momentaneo 1-0 sul Pescara è stato frutto di un’autorete, gli amaranto hanno messo a segno il primo gol nei primi quarantacinque minuti.
SUBITO AVANTI- In vantaggio dopo neanche un minuto di gioco. L’ultima volta che la Reggina aveva trovato il gol al primo giro di lancetta, risaliva alla 14^ di ritorno della passata stagione, quando Di Michele trovò il guizzo vincente che di fatto risolse la sfida-salvezza col Bari.
IL PRIMO MAICON…L’unica nota lieta, è per Maicon Da Silva: il giovane esterno brasiliano, trafiggendo Leali dopo neanche 1 minuto di gioco, ha realizzato il primo gol tra i professionisti, celebrando così al meglio la 14esima presenza in maglia amaranto.
IL CONFRONTO- La Reggina del Centenario, sul campo ha sempre quattro punti in meno di quella edizione 2012/2013. Nella scorsa stagione infatti, l’undici di Davide Dionigi, alla 16^ di campionato, perse 3-1 al Braglia contro la capolista Sassuolo, rimanendo così a quota 17 (14 in classifica, a causa della penalizzazione).
Capitolo gol segnati e gol subiti: resta invariato il passivo dell’attacco (12 gol segnati contro 15), mentre si riduce ancora quello della difesa (il duo Benassi-Zandrini fin qui ha subito 24 gol, mentre alle spalle di quello composto da Baiocco e Facchin erano finiti 20 palloni).
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