MONTEPULCIANO – Nel consueto incontro con la stampa presente nel ritiro amaranto, oggi è stato il turno di Simone Missiroli, novello capitano della Reggina:
Simone, quali sono le tue impressioni sulla partita di ieri?
È stata una partita indicativa, abbiamo fatto dei progressi rispetto alle uscite precedenti, abbiamo cercato di riproporre quanto provato in allenamento. Ci sono stati degli errori, lavoreremo per correggerli.
Come ti chiede di muoverti in campo mister Atzori?
Il ruolo è essenzialmente quello ricoperto l’anno scorso, parto da centrocampo sul centro-destra. Poi ho libertà di svariare, di inserirmi dietro le punte.
Il gioco rispetto all’anno scorso è cambiato, quali sono le differenze principali che hai riscontrato?
Il mister ci chiede di giocare palla a terra, cercando con pazienza le fasce laterali o l’inserimento dei centrocampisti. Gli attaccanti poi devono darci una mano, dandoci la sponda.
La puntigliosità del mister può essere la svolta per non rivedere più gli errori dell’anno scorso?
Atzori cerca sempre di aiutarci, anche con la visione dei video. Dal campo non sempre puoi renderti conto degli errori e di qualche disattenzione, rivederci ci serve per migliorare.
L’anno scorso eri tra i più giovani, quest’ anno ti ritrovi capitano e tra quelli con più esperienza: ti senti un po’ frastornato da questa rivoluzione?
Vero, sono cambiate molte cose rispetto all’anno passato. Anche io mi sento diverso, l’anno scorso sono partito in sordina, da dietro le quinte, e ho lottato per dimostrare di poter giocare titolare. Quest’anno mi sento più pronto, anche a trascinare i miei compagni meno esperti.
Non possiamo tacere le voci di mercato, cosa ci puoi dire dell’interessamento del Cagliari?
Vero, c’è stato un contatto tra le due società , sono cose che fanno piacere. Per il momento posso solo pensare ad allenarmi e a fare bene con questa maglia, non posso permettermi distrazioni.
La fascia di capitano con la squadra della propria città da un lato, il palcoscenico della serie A, misurarsi con i grandi campioni dall’altro: da cosa ti senti più attratto?
E’ una scelta difficile, non posso negarlo. La serie A è il massimo, dal punto dei giocatori che vai ad affrontare, il confronto sarebbe stimolante. Ma è altrettanto vero che indossare la fascia di capitano per la squadra della propria città costituisce la maggiore gratificazione, sono combattuto.
Dal nostro inviato Pasquale Romano (Foto Piero Idone)
Reggionelpallone.it
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