Fare meglio delle ultime due partite. Castori, alla vigilia della sfida con lo Spezia, chiarisce immediatamente qual è il suo proposito: “Dobbiamo tornare alla vittoria. Non sarà facile, lo Spezia ha un reparto offensivo tra i migliori del campionato cadetto anche se sta incontrando qualche difficoltà , è la conferma che solo con i nomi non si va da nessuna parte. Dovremo far prevalere l’assoluto bisogno di punti, serve costanza di risultati per scalare la classifica”. Tre punti per cancellare dubbi e timori, una vittoria per allontanare le prime nubi: “Con lo Spezia è da ultima spiaggia? Queste domande vanno rivolte alla società , io sto lavorando con la massima serietà per provare a migliorare una situazione complicata. Mi sono sempre preso le mie responsabilità senza cercare scuse, sin dal primo giorno”.
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Il tecnico amaranto tralascia l’aspetto numerico legato al modulo, preoccupandosi principalmente di altri fattori: “Se cambierò o andrò avanti con il 4-4-2? Non è questo l’importante, la squadra deve avere elasticità tattica e capacità di giocare con più sistemi di gioco. Domani voglio vedere il giusto atteggiamento, mi aspetto una grande prestazione da parte dei ragazzi”. La settimana a porte chiuse è servita per dare serenità e proteggere i pensieri di Castori, difficile aspettarsi anticipazioni sulle scelte di formazione: “Strasser o Colucci e il sostituto di Adejo? Non ha senso dare vantaggi all’avversario adesso, dopo essersi allenati per una settimana a porte chiuse. Posso dire che la squadra sta ritrovando brillantezza fisica, pretendo ritmi alti e per questa ragione ho fatto svolgere doppie sedute per qualche settimana”. Equilibrio è la parola d’ordine, utilizzata sia per i problemi in zona gol che le mancate sostituzioni nella trasferta sul campo del Cittadella: “I numeri dicono che dobbiamo migliorare sotto porta. Bisogna essere più incisivi, senza però perdere l’equilibrio. Con il Cittadella ho preferito non effettuare altri cambi oltre a quello tra Cocco e Gerardi perchè la squadra stava facendo bene, teneva le giuste distanze e con una sostituzione avrei potuto peggiorare le cose”.
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pa. rom. – rnp
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