Una vittoria, zero pareggi e sei sconfitte, per un totale di 3 punti in classifica. E’ questo il bilancio attuale del Vicenza, che sabato 16 ottobre alle ore 14 sfiderà la Reggina al ”Romeo Menti”. A pochi giorni dal match, abbiamo contattato Daniele Scaramella – collega di Biancorossi.net – il quale ha presentato ai lettori di RNP il prossimo avversario della Reggina, illustrandone la situazione.
AVVIO DELUDENTE- ”Prima di tutto sarebbero dovuti cambiare gli obbiettivi: l’intento era quello di costruire una squadra in grado di raggiungere risultati più prestigiosi della semplice salvezza. In realtà ad oggi la squadra con il pessimo avvio di stagione ha già compromesso in maniera sensibile il suo cammino futuro e in questo momento è realistico pensare solo ed unicamente a mantenere la categoria. Le sei sconfitte iniziali poi sono costate inevitabilmente la panchina a Di Carlo che nelle intenzioni doveva essere il condottiero verso traguardi importanti e che invece ha dovuto lasciare il posto a Brocchi. Questo forse è il cambiamento più evidente e meno scontato rispetto alla scorsa stagione”.
CALCIOMERCATO- ”La sessione di calciomercato era partita bene con due acquisti sulla carta di spessore come Diaw e Proia. Poi però a questi acquisti hanno fatto seguito idee confuse e soprattutto non si è riusciti a porre rimedio a criticità già evidenti nello scorso campionato come quella di una difesa che subiva troppi gol. Il play davanti alla difesa che serviva è arrivato solo all’ultimo giorno di mercato (Taugourdeau) allungando così i tempi di inserimento nei meccanismi. Inoltre il Vicenza tuttora gioca con un modulo che prevede un trequartista che in realtà in rosa non c’è e nel ruolo si sono adattati finora con scarso successo Dalmonte e Proia. Inevitabilmente dunque a gennaio si dovrà andare ad operare per sistemare queste situazioni”.
DA DI CARLO A BROCCHI, COME GIOCA IL VICENZA- ”Brocchi per sua stessa ammissione sta cercando soprattutto di lavorare sulla testa dei giocatori che dopo il filotto di sconfitte ovviamente erano caduti in una sorta di depressione sportiva. E’ cambiato il modulo passato dal 4-3-1-2 di Di Carlo al 3-4-1-2 di Brocchi ma il risultato più evidente è che finalmente è arrivata anche la prima vittoria anche se contro una squadra come il Pordenone che allo stato attuale forse ha problemi anche più evidenti di quelli del Vicenza. Il Vicenza gioca ora con due esterni di centrocampo che in realtà servono a proteggere maggiormente la difesa che ora vede schierati tre centrali veri e propri. Brocchi chiede alla squadra un maggior possesso palla che non sia una sterile supremazia in termini di minutaggio ma che serva a trovare più spazi in avanti”.
PUNTI DEBOLI E PUNTI DI FORZA- ”Il punto debole più evidente continua ad essere una difesa che subisce troppi gol. Rimane aperta la questione del trequartista che Brocchi, come già Di Carlo, sta cercando di inventare. Difficile poi parlare di punti di forza per una formazione che viaggia al penultimo posto in classifica. In teoria il valore aggiunto della squadra dovrebbe essere l’attacco, dove però, pur senza demeritare, Diaw non si è ancora sbloccato e Meggiorini è andato in gol due volte ma sempre su rigore”.
INDISPONIBILI E RECUPERI- ”Rispetto all’ultima gara a Pordenone, il Vicenza con la Reggina dovrebbe recuperare Pontisso oltre a Calderoni che ha scontato il turno di squalifica. Attualmente in dubbio ci sono Cappelletti, Rigoni e Giacomelli, tutti alle prese con fastidi muscolari. Non ci sono squalificati”.
a.c.
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