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L’abbraccio con la famiglia al gol vittoria di Di Michele, dopo la doccia fredda di Ciano ad inizio ripresa. Il sabato torna a colorarsi di soddisfazioni, per il Presidente Lillo Foti. Sì, lo chiamiamo proprio così, come del resto fanno ancora adesso, tutti i tesserati della Reggina. Finisce la gara, e dopo una fugace apparizione nello spogliatoio, per complimentarsi con la squadra e con l’allenatore per il prezioso successo, abbandona il Granillo con l’inseparabile amico e avvocato di fiducia, Giuseppe Panuccio.
Lo blocchiamo mentre si trova in macchina, e con modi disponibili, ci risponde di rivolgerci al dott. Ranieri (l’amministratore unico da martedì scorso, ndr), ma poi si scioglie e fa l’analisi dei 93’ vissuti tra sconforto, delusione, gioie ed emozioni finali. “Ci voleva proprio questa vittoria – afferma il ‘patron’ amaranto – ma ora dobbiamo archiviarla in fretta, perché siamo obbligati a fare punti per allontanarci dalla precaria posizione in classifica. Al gol del vantaggio del Padova speravo solo nella reazione immediata della squadra, perché è scesa in campo decisa e vogliosa di tornare al successo. Il ritiro? Non si è trattato di un ritiro punitivo, ma semplicemente di un modo per stare uniti e concentrarci in vista dell’importantissima gara contro una concorrente diretta alla salvezza, perché al momento i numeri dicono questo. Dopo 27 anni, la mia prima gara da non dirigente? Un dato che mi ha reso ancor di più emozionato e carico, per dare sempre il massimo per questa Reggina”.
Al gol del 2-1 di Di Michele, il momento più emozionante. “L’abbraccio delle mie tre figlie, Fabrizia, Francesca e Giorgia, dopo il rigore di Di Michele, mi ha reso ancor di più felice, perché è stata una vittoria fondamentale e servirà per il morale dei calciatori. La famiglia mi è sempre vicina in ogni circostanz, e vedendo la Reggina in quella posizione ne soffre terribilmente. I complimenti vanno elargiti a tutti, ma sappiamo che dobbiamo dare seguito a questo successo: non possiamo permetterci nuove battute d’arresto, perché finora ce ne sono state molte”.
Lorenzo Vitto-Reggionelpallone.it
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