Una sconfitta, una vittoria ed un pareggio. Dopo tre giornate di campionato, è questo il bilancio attuale della Spal di Clotet, che sabato alle 14:00 sfiderà la Reggina al “Granillo” di Reggio Calabria. A pochi giorni dal match, abbiamo contattato Andrea Mainardi – collega di Estense.com – il quale ha presentato ai lettori di RNP il prossimo avversario degli amaranto, illustrandone la situazione.
COSA È CAMBIATO– “E’ cambiato molto. In primo luogo c’è una nuova proprietà guidata da Joe Tacopina che ha ridato entusiasmo all’ambiente dopo un paio di anni deludenti dal punto di vista sportivo. Anche in panchina poi l’avvento di Pep Clotet ha ridato alla squadra la voglia ed il piacere di giocare assieme, con un sistema di gioco votato all’attacco che sta piacendo davvero a tutti”.
CALCIOMERCATO– “E’ stato un mercato molto pragmatico che è innanzitutto riuscito a snellire di due terzi il mostruoso monte ingaggi dello scorso anno. Giocatori come Berisha, Valoti, Murgia, Missiroli, Di Francesco e Paloschi hanno lasciato il posto a ragazzi giovani con tanta ‘fame’ di volersi affermare. Inoltre anche gli innesti di giocatori più esperti come Capradossi, Crociata, Zuculini e Mancosu sembrano stati azzeccati. Le uniche pecche possono essere la mancanza di una vera alternativa a Dickmann sulla destra ed il fatto che, oltre a Seck, nessun giocatore del reparto offensivo è di proprietà della Spal”.
PRIME IMPRESSIONI– “La squadra è apparsa subito avere il giusto piglio dal punto di vista fisico e caratteriale. Il gruppo è unito come non lo si vedeva da tempo e il sistema di gioco di Clotet sta venendo assimilato molto bene”.
CARATTERISTICHE– “La filosofia di Clotet prevede una difesa a quattro e tre centrocampisti, poi la disposizione degli attaccanti può essere varia. Inizialmente la Spal ha esordito con un 4-3-3 diventato 4-2-3-1 con l’arrivo di Mancosu avanzato sulla trequarti. Per il resto l’allenatore spagnolo esige ritmi alti ed un recupero molto aggressivo della palla una, per poi giocare verticalmente e costantemente alla ricerca della conclusione in porta. E’ da tempo che a Ferrara non si vedeva giocare un così bel calcio, pur con tutti i fisiologici alti e bassi che una squadra piena di giocatori giovani può avere”.
IL PATRON TACOPINA– “E’ indubbiamente un personaggio che non passa inosservato. Il suo non è però un essere istrionico fine a se stesso ma è subito riuscito ad entrare in sintonia con la città e con i tifosi, avviando tutta una serie di progetti che dovrebbero garantire anni felici alla Spal da qui in avanti. E’ stato importante anche l’arrivo, assieme a lui, di Massimo Tarantino come direttore dell’area tecnica che ha dato ulteriore solidità alla parte sportiva della società ”.
PUNTI DEBOLI E PUNTI DI FORZA– “Come punti di forza vedo la spensieratezza e la fiducia con cui la squadra gioca bene assieme. Soprattutto per vie centrali la Spal sembra molto solida a partire dalla coppia difensiva Vicari-Capradossi passando ai due mediani Viviani ed Esposito che garantiscono visione di gioco e schermo davanti alla difesa. Mancosu sulla trequarti fa ancora la differenza e Colombo sembra avere tutte le carte in regola per diventare l’attaccante italiano del futuro. I biancoazzurri tendono a soffrire maggiormente invece sugli esterni dove Tripaldelli e Dickmann non brillano particolarmente in fase difensiva. Anche il portiere Thiam non sembra dare troppe sicurezze tra i pali”.
CON TUTTI GLI EFFETTIVI- “Ad oggi dovrebbero essere tutti a disposizione di mister Clotet”.
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