L’esperienza e la concretezza di Mutti stanno portando benefici al Padova dopo la partenza choc con Marcolin. I biancoscudati però sono ancora a secco di punti lontano da casa, la trasferta al Granillo serve per provare a interrompere il tabù. A presentarci la formazione veneta, prossimo avversario della Reggina, è Gabriele Fusar Poli, giornalista di Padovagoal.it.
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LA SITUAZIONE ATTUALE – “Con lo Spezia il Padova ha giocato la migliore partita della stagione, finalmente non si è vista nessuna sbavatura. Il risultato finale di 1 a 0 può ingannare, Pasquato e compagni hanno avuto diverse occasioni per raddoppiare. Adesso serve continuità di risultati per abbandonare le zone calde della classifica, per farlo bisogna spezzare il digiuno esterno. Lontano da casa il Padova non ha conquistato nemmeno un punto, anche se in alcune circostanze, in particolare ad Empoli, il pareggio l’avrebbe meritato”.
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GLI INDISPONIBILI – “Quattro i giocatori certamente indisponibili per la trasferta sul campo della Reggina. Ai lungodegenti Perna e Trevisan si è aggiunto negli ultimi giorni Modesto. L’esterno mancino, causa in risentimento ai flessori, starà fuori per circa tre settimane. Anche Raimondi non sarà della partita, mentre Osuji potrebbe essere il quinto giocatore a dover alzare bandiera bianca. Mutti valuterà con attenzione le sue condizioni e deciderà in extremis se convocarlo o meno”.
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IL MODULO – “Mutti contro la Reggina utilizzerà  il 4-4-2, modulo prescelto da quando ha sostituito Marcolin. C’è da capire chi difenderà i pali: Colombi nelle scorse settimane è entrato nell’occhio del ciclone per due grossi errori, Mazzoni l’ha sostituito con lo Spezia facendo bene, potrebbe quindi essere confermato. Il nuovo sistema di gioco, almeno in casa, sta dando i frutti sperati”.
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LA SQUADRA –  “‘Camaleontica’ è l’aggettivo che calza a pennello per il Padova di Mutti. La squadra predilige giocare palla a terra, sfruttando la qualità di Iori e la rapidità dei due esterni, ma può anche appoggiarsi su Melchiorri, bravo a difendere la palla sui lanci lunghi. I numeri parlano chiaro, con otto reti il Padova ha il peggior attacco della serie B, la formazione veneta negli ultimi sedici metri non riesce a concretizzare la mole di gioco costruita”.
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L’ALLENATORE – “Esperto e schietto, Mutti è l’allenatore che serviva per prendere il posto di Marcolin. Non guarda mai ai singoli ma analizza la prestazione dal punto di vista del collettivo, è riuscito a ridare tranquillità ad una squadra intimorita. E’ un sergente di ferro che sa farsi rispettare senza usare il pugno di ferro, l’ideale in una situazione delicata come quella vissuta dal Padova in questo campionato”.
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PUNTI DI FORZA – “La qualità del reparto mediano, è questo l’aspetto da tenere in maggiore considerazione. Iori è un regista concreto ed efficace, dalla lunga esperienza anche in serie A. Cuffa l’idolo dei tifosi, sempre l’ultimo a mollare e pericoloso con i suoi inserimenti. Sugli esterni ci sono giocatori come Jelenic e Ciano, bravi a creare la superiorit. numerica”.
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PUNTI DEBOLI – “Le amnesie del reparto arretrato. Negli ultimi anni il tallone d’achille del Padova è sempre stato legato agli errori individuali dei giocatori che compongono il pacchetto arretrato. Spesso la disattenzione costa caro, ed è strano veder sbagliare anche giocatori esperti e validi come Legati e Trevisan”.
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L’UOMO DA TEMERE – “Difficile scegliere tra Pasquato e Melchiorri, devo citarli entrambi. Il primo ha scelto di tornare in B e nella sua città perchè vuole dimostrare una volta per tutte che è giocatore di categoria superiore, il suo inizio di stagione è sicuramente positivo. Melchiorri è la novità , giocatore che sino a qualche mese fa militava in serie D. I difensori avversari ancora non conoscono bene le sue caratteristiche, lui è bravo a sfruttare questa imprevedibilità grazie a un mix di qualità tecniche e fisiche”.
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Pa. Rom. – rnp
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