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Un’altra delusione, un’altra risposta che non è arrivata. La Reggina cade al Francioni di Latina, incassando la sesta sconfitta nelle ultime sette gare (seconda consecutiva della gestione Castori), ma soprattutto fornendo un’altra prestazione assolutamente incolore.
COSI’ IN CAMPO- Mossa inattesa di Castori, che fa sedere in panchina di Michele a vantaggio di Falco, con quest’ultimo che insieme a Sbaffo si va a posizionare vicino Gerardi. La difesa a 4, viste le assenze sulla sinistra di Foglio e Contessa, stavolta vede in Di Lorenzo l’interprete costretto a recitare un ruolo non suo. Sul fronte laziale, il grande ex Breda si affida al 3-5-2, con gli esterni sempre pronti a dare una mano dietro ed il tandem Ghezzal-Jonathas pronto a far male.
RIGONI, POI IL NULLA- La partenza della compagine dello Stretto, trae in inganno. Tanto lavoro sull’out destra, pressione e ordine. Al 7′, Rigoni sciupa una occasione colossale, calciando inguardabilmente da due passi e vanificando così l’ottimo invito firmato Falco. Il ‘fuoco’ però si spegne subito, perchè sarà questa l’unica palla gol amaranto. I contenuti della gara sono ai minimi storici, ma i padroni di casa cominciano a prendere metri, sfruttando le palesi difficoltà della catena di sinistra amaranto, a cui basta un semplice uno-due avversario per traballare. Poco prima della mezz’ora, tocca agli uomini di Breda mangiarsi le mani: Benassi ‘legge’ in maniera folle un lancio innocuo, facendosi scavalcare dalla sfera e costringendo Lucioni ad immolarsi sul tiro a porta vuota di Jonathas. Proprio l’attaccante brasiliano, scalda nuovamente il Francioni nello spazio di 1 solo giro di cronometro. Al 35′ colpisce malissimo di testa sul traversone di Ristovski, al 36′ calcia splendidamente di prima intensione sull’imbeccata di Crimi, mancando il bersaglio grosso per una questione di centimetri.
NON PERVENUTI- Nella ripresa, giusto il tempo di risistemarsi in campo che il solito Jonahtas mette alle spalle di Benassi, ringraziando una difesa reggina rimasta inspiegabilmente nella ‘terra di nessuno’, su un lancio partito da distanza siderale. I locali esplodono, ma il signor Pairetto gli strozza in gola l’urlo del gol: un episodio da moviola, in quanto le immagini non chiariscono (in ogni caso, non sembrano esserci nè il fuorigioco nè tantomeno il fallo di mano chiesto da Adejo). Castori prova a correre ai ripari inserendo Di Michele per Falco, Breda risponde levando lo spento Ghezzal e gettando nella mischia Jefferson. Il Latina mantiene il possesso, la Reggina dalla metà campo in sù preoccupa, non riuscendo ad imbastire un’azione che sia una. A 10′ dalla fine, la svolta: Jonathas fa il rifinitore, Benassi e Ipsa la combiano grossa ed al nuovo entrato Jefferson non resta che segnare il più facile dei gol. Tutto troppo comodo per i laziali, tutto da incubo per gli amaranto. Incassata la rete, è il momento di un attaccante, Cocco, per un centrocampista, Rigoni. L’assalto finale resta solo nelle buone intenzioni, e si spegne in una iniziativa di Di Michele, stoppata dal muro eretto a protezione di Iacobucci. Prima del triplice fischio, il Latina ha la palla del raddoppio, ma Jonathas continua a fare i conti con la sfortuna: pregevole la botta al volo, finita di poco a lato alla sinistra di Benassi.
Dopo Novellino, anche Breda si prende la sua rivincita sulla Reggina. Al di là dei corsi e ricorsi storici, la notte a Reggio si sta facendo davvero fonda…
Ferdinando Ielasi-reggionelpallone.it
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