Un film già visto. Al S.Agata quest’oggi si è ripetuto un copione consumato innumerevoli volte nel mondo del calcio: la ‘protesta civile’, con annesso invito a onorare la maglia. Una delegazione di tifosi amaranto ha raggiunto il campo numero uno, sul quale Di Michele e compagni si apprestavano ad iniziare la seduta. Dopo un breve conciliabolo tra le parti, la squadra è rientrata negli spogliatoi. L’obiettivo principale dei tifosi, ovvero avere un confronto con Foti, non è stato possibile considerato che il massimo dirigente si trova a Milano. Compresa l’impossibilità di parlare con il massimo dirigente, la delegazione ha ‘catechizzato’ la squadra per circa un quarto d’ora: “Onorate la maglia, non vogliamo mercenari. Chiediamo il massimo impegno, sin dalla gara con il Latina”, il messaggio dei tifosi, espresso con toni pacati. Il forte rammarico che vede Foti come destinatario è per un progetto societario a loro giudizio debole e confusionario.
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Molte parole, poco calcio. Considerato il forte ritardo dovuto all’irruzione dei tifosi e le lancette dell’orologio tornate di un’ora indietro nello scorso weekend, Castori ha dovuto riprogrammare la seduta odierna, sensibilmente accorciata. Dopo un breve riscaldamento, il tecnico amaranto ha fatto disputare una partitella in campo ridotto. Assenti Colucci, Foglio e Contessa, Castori ha insistito con il 4-3-1-2, utilizzato per entrambi gli schieramenti. Con i gialli Benassi, Adejo, Ipsa, Bockniewicz e Di Lorenzo in difesa, Sbaffo, Strasser e Dall’Oglio a centrocampoo, Falco dietro Gerardi e Fischnaller. Con la maglia nera Zandrini, Maicon, Lucioni, Gentili e Caballero in difesa, Rigoni, De Rose e Maza a centrocampo, Louzada dietro Cocco e Di Michele. Nell’oscurità quasi totale, Fischnaller ha deciso la partitella con un sinistro angolato.
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pa.rom. – rnp
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