Le parole del presidente Foti intervenuto oggi su Radio Touring nel corso della trasmissione condotta da Gianni e Dario Baccellieri.
Ecco le sue dichiarazioni in merito al contenzioso in atto con alcuni tesserati.
“L’ho detto chiaramente anche a loro (ai calciatori in esubero) prima di denunciare tutto all’esterno che la Reggina vive un momento di difficoltà per fatti reali, quindi trovare delle porte chiuse da parte di chi la Reggina ha supportato nei momenti di difficoltì della propria carriera, fa male. Vedersi delle risposte di grande chiusura dove l’aspetto economico diventa il primo obiettivo, questo ti fa male e non ti aiuta e mette in difficoltà maggioramente una società che sicuramente ha fatto degli errori nella scorsa stagione e ne sta pagando le conseguenze. Ora si sta portando avanti una politica differente con dei giovani di ottimi spessore: tu così stai bloccando la progettualità della Reggina non ti vuoi adeguare ad essere parte di rappresrentanza. Vuoi essere leader come un fatto che ti appartiene ma non lo vuoi dimostrare. Chi è leader deve essere il primo a fare dei sacrifici”
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“Pensano che un contratto in tasca sia depositato negli annali. La Reggina, avendo il paracadute s’è potuta permettere certe cifre che ora non è più in grado di rispettare. Quel che è deludente sotto ogni profilo morale è che non ci sia un briciolo di riconoscenza verso una società che invece, nei momenti di difficoltà altrui, ha mostrato loro vicinanza. In un momento come questo di dichiarata difficoltà a tutti i livelli e non solo della Reggina Calcio, mi sarei aspettato quantomeno la compiacenza del permetterci di adeguarci, e adeguarsi a loro volta, a quelle che sono le nuove linee guida del sistema. Loro lo sanno che stanno mettendo a rischio il futuro della Reggina. Tutto gli è stato detto in termini corretti e chiari, quaesta resistenza e attaccarsi agli eventuali stipendi mensili, veramente non è concepibile”.
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“Altrimenti, se io fallisco, i contratti diventano carta straccia, servono zero. E’ dal 22 di Maggio che ho parlato chiaro con questi atleti che hanno contratti che oggi la Reggina non si può permettere di rispettare in base ad una logica seria.  In C i contratti oggi non superano i 50 mila euro, in B un contratto, per i vertici, non può superare i 150 mila euro. Questo deve essere il filo da seguire. Loro lo sanno che stanno mettendo a rischio il futuro della Reggina. Tutto gli è stato detto in termini corretti e chiari, quaesta resistenza e attaccarsi agli eventuali stipendi mensili, veramente non è concepibile”.
Reggionelpallone.it
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