Volto pulito, fisicità importante ed occhi azzurri, un po’ come il colore che ha contraddistinto la sua (giovane) carriera finora. Da Ferrara a Reggio Calabria, Lorenzo Gavioli è il primo volto nuovo arrivato in casa Reggina dal mercato estivo. Precisamente dall’Inter, casa madre del 20enne ferrarese sin dai suoi 14 anni di età , quando venne prelevato dalla Spal con destinazione Appiano Gentile, teatro dei suoi successi in maglia nerazzurra, con la quale alza al cielo sei trofei tra campionati e tornei. Nelle giovanili del club milanese si fa notare, acquisisce continuità e riceve le chiamate in Nazionale (trafila dall’U15 all’U20), oltre alla convocazione da parte di Luciano Spalletti, in prima squadra, in virtù della sfida di Europa League contro l’Eintracht Francoforte (2019).
Il debutto tra i Prof risale ‘soltanto’ a due stagioni addietro, dove ha iniziato in B con il Venezia (1 presenza in coppa Italia) e proseguito in C a Ravenna (8). Nettamente migliore, per presenze, crescita e rendimento, il campionato scorso con la maglia della Feralpisalò. Ventotto presenze contornate da 1 rete e tanti elogi, per quella che probabilmente è stata una stagione di slancio per il classe 2000, il quale ha avuto modo di mettersi alla prova nella ‘palestra’ dei campi di Lega Pro.
Alla Reggina, ad oggi, Gavioli troverà i vari Bianchi, Crisetig e Crimi come compagni di reparto, tutti elementi dalle spalle abbastanza larghe per la categoria e dai quali potrà attingere i segreti del mestiere. Lui che, in mezzo al campo, a dispetto della giovane età ha già ricoperto quasi tutti i ruoli: prima nasce esterno, poi passa in mediana, infine opta per una ‘via di mezzo’ stabilendosi (con risultati notevoli) come mezzala. Destra, per la precisione. D’altronde, come il suo piede preferito, lo stesso con cui ha siglato il suo primo (e finora unico) goal in carriera tra i professionisti in un Cesena-Feralpisalò.
Il giovane ferrarese dispone di un elevata sensibilità in termini di ritmo di gioco, nel senso che riesce a dettare i tempi giusti, gestire la manovra e lavorare con dinamismo in entrambe le fasi. Tra le sue peculiarità , non a caso, anche uno spiccato e fruttuoso lavoro in fase di interdizione, come testimonia l’elevatissimo numero di palloni recuperati a partita. Per quanto concerne il modus operandi di mister Aglietti, Gavioli potrebbe trovare spazio come mezzala destra nel 4-3-3 o nel ruolo di centrale in un centrocampo a quattro. La Reggina tenterà di valorizzarlo al massimo, tenendo (anche) in considerazione l’obbligo di riscatto nei confronti dell’Inter al termine della stagione (con il calciatore che dunque passerebbe di proprietà ).
Qualità , buoni propositi ed una vetrina prestigiosa nella quale mettersi in mostra, pur avendo ancora ampio margine di miglioramento davanti a sé. Reggina, ecco Gavioli..
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