Intervistato dal sito della UEFA, il difensore dell’Italia Francesco Acerbi parla così in vista dei quarti di finale contro il Belgio. Di seguito, le sue parole:
“Cosa bisogna fare contro un giocatore come Lukaku? Lukaku si ferma di squadra. E’ un grandissimo attaccante, uno con cui devi sempre stare sul pezzo e a cui se gli lasci mezzo spazio ti fa gol. Si ferma con il gruppo, con la massima attenzione. Ma è il gruppo che alla fine sarà decisivo per vincere questa partita. C’è lui ma ce ne sono tanti altri e anche noi abbiamo tantissimi grandi giocatori. Anche per loro sarà molto difficile”.
“Si ferma – prosegue Acerbi – se tutti noi diamo il massimo, remando nella stessa direzione. Ognuno deve dare il 100%. Poi puoi sbagliare, ma se sbagli c’è un compagno, se sbaglia un compagno ci sono io. Quello è il gruppo. Fa niente se si sbaglia, perché c’è un mio compagno che mi copre le spalle… Nessuno è perfetto, nessuno vince le partite da solo. Altrimenti Messi avrebbe sempre vinto il Mondiale con l’Argentina. È la forza del gruppo, quella che ti può portare lontano…”
Sostituire Chiellini- “Io credo in me stesso. Sono un giocatore forte. Giorgio è fortissimo. Lo guardo molto, come guardo altri. Sono un grande osservatore. Cerco di guardare un po’ tutti, ma poi devo credere in me stesso. Con Giorgio ho un buon rapporto, di stima reciproca. Sappiamo cosa fare e cerchiamo di mettere in campo le nostre qualità , che sono abbastanza simili ma non uguali. E’ un grandissimo giocatore, tanto rispetto”.
Ventisei titolari- “Anche contro l’Austria, Pessina e Chiesa hanno fatto la differenza entrando dalla panchina. Pessina neanche doveva venire e adesso è uno dei migliori centrocampisti. Tutti siamo importanti ed è giusto che sia così”.
Secondo dopo secondo… “Io penso ad andare avanti, vedere come va a finire. Ogni 5-6 giorni c’è una partita e non vedi l’ora di scendere in campo, di passare il turno e arrivare fino in fondo. Fai tanti sacrifici per la maglia, per il popolo. Vuoi dare una soddisfazione a te stesso ma anche al popolo italiano, quindi non vedi l’ora di fare qualcosa di straordinario. Ogni giorno non vediamo l’ora di farlo, sempre con molta serenità , con consapevolezza dei nostri mezzi e sapendo che ogni partita è 50 e 50, dentro o fuori. Ma sono sicuro che faremo grandi cose. Serve anche un pizzico di fortuna. La fortuna te la crei, sono d’accordo, ma un pizzico ce ne vuole sempre”.
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