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Dalle trattative con imprenditori russi, interessati a rilevare le quote di maggiornanza del club adiatico, alla posizione del tecnico. Daniele Sebastiani, fa il punto della situazione ai microfoni di tuttomercatoweb.com. Di seguito, l’intervista al presidente del Pescara, integralmente tratta da tmw.
E’ una notizia che è uscita: mi hanno fatto una domanda, chiedendomi se stessi lavorando per vendere la società ma non c’è niente di urgente e di imminente. Ci sono degli interessamenti che ci lusingano ma non c’è la necessità , lo ribadisco, di cedere le quote. Se faremo qualcosa, lo faremo ma non per una questione di cessione di quote, bensì nell’interesse del club e del suo miglioramento”.
Si parla di possibile cessione delle quote di maggioranza.
“Se arriva qualcuno che vuole investire nel Pescara, un conto è la politica di imprenditori locali che insieme si sono sobbarcati l’onere di portare avanti la società fino ad oggi, un conto è l’altro da lei citato: si tratterà di discorsi diversi, uno può essere il fatto di dover cedere la maggioranza. Però…”.
Prego.
“Una cosa è certa, noi rimarremmo dentro, sicuramente condivideremo con chiunque arriverà la governance della società stessa. La cosa importante è che accada nell’interesse del Pescara e non dei singoli soci. Arriverà qualcuno per portare soldi e far più forte il Pescara, capitalizzeremo la società per aumentarne il livello“.
Conferma l’interessamento da parte di imprenditori moscoviti?
“Ci sono imprenditori moscoviti che da un anno chiedono informazioni sul Pescara, è vero. Le soluzioni sono mirate per rafforzare la società . Che siano moscoviti o italiani, l’importante è che si pensi al bene del club“.
Parliamo del tecnico, Marino, da molti considerato traballante.
“Marino deve lavorare in tranquillità e serenità . Lo abbiamo scelto per fare un percorso insieme a lui, per i prossimi anni. Va nella stessa direzione di quello che ho detto prima riguardo ai soci: allontanarlo vorrebbe dire non avere idee chiare. Abbiamo messo su una buona squadra con un buon allenatore. La posizione non rispecchia quello che abbiamo fatto in campo ma i pali e i tiri fuori ci possono stare… Bisogna leggere le partite tra le righe, se andiamo indietro in queste partite a mio avviso meritavamo almeno 5-6 punti in più. Ci aspettavamo una classifica diversa ma non è colpa dell’allenatore. Le faccio l’esempio della Roma…“.
In testa adesso ma con qualche crack dell’ultima ora.
“Esatto: la Roma è prima e oggi ha giocatori infortunati che per loro sono importanti. Se stai facendo un campionato come loro, non è che puoi dare la colpa al tecnico. Noi abbiamo sempre avuto un buon equilibrio in società , non ci facciamo trasporatare da chi strilla di più o di meno. E’ scontato che le cose vanno di pari passo, sportive e gestionali, i risultati sono importanti ma anche avere un programma. Marino può lavorare tranquillamente, deve trovare la condizione giusta per uscire da questo periodo. Quando saremo più tranquilli in classifica, questi ragazzi dimostreranno con più freschezza di non essere da terzultimo posto“.
rnp (fonte: Marco Conterio per tuttomercatoweb.com)
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