A caldo, specie dopo una partita persa, si può aggiungere qualche pensiero di troppo o dire cose che
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non si pensano. Il tempo di sbollire la rabbia però, e tutto torna sui binari della normalità , lasciando posto ad una sana autocritica. Piero Lo Gatto, corregge il tiro: il tecnico del Bocale, che domenica scorsa ai nostri microfoni (CLICCA QUI) aveva pubblicamente chiesto un rinforzo per reparto, chiede scusa al suo club, ed al contempo analizza con serenità le pecche di questo inizio di stagione.
DIETROFRONT- Le esternazioni del sottoscritto, rese ai vostri microfoni subito dopo la sconfitta col Corigliano, erano figlie del nervosismo di chi aveva perso una partita negli ultimi minuti. Non voglio che la gente pensi che la società mi abbia messo a disposizione una squadra inadeguata, e pertanto mi scuso pubblicamente con i miei dirigenti. Il Bocale è un buonissimo organico, ma alcuni di questi ragazzi non hanno ancora capito che serve più determinazione e cattiveria calcistica, specie in campionati del genere. Se queste componenti fino ad oggi sono mancate, mi assumo io per primo tutte le responsabilità , perchè è l’allenatore che deve trasmetterele. Da qui a dicembre dobbiamo dare tutto quello che abbiamo, in termini di carica agonistica ed impegno: poi, nel mercato di riparazione, insieme alla società vedremo se e dove sarà il caso di intervenire, ma ripeto, non sono i rinforzi il problema di questo Bocale.
POCA CONTINUITA’- La sconfitta di Gallico, quando alla fine mancava pochissimo, potevamo archiviarla come un caso. Ma se perdi altre due partite nei minuti finali, vedi Guardavalle e Corigliano, allora vuol dire che non riesci a conservare la giusta attenzione per tutto l’incontro. Oggi dirò ai ragazzi che le partite durano 90 minuti più recupero, non 60 o 70. Allo stesso tempo, dobbiamo evitare ingenuità che ci penalizzano, vedi le espulsioni: quella di Catanzaro, in particolare, ha messo ulteriormente in salita un match che ci vedeva già in 10 contro 11. Mal di trasferta? I numeri dicono questo, ma il problema a parer mio resta la continuità : a Palmi, in coppa Italia, abbiamo giocato 60 minuti alla grande, mentre in casa del Corigliano eravamo spenti sin dall’inizio.
INFERMERIA PIENA- Nelle ultime 5 uscite ufficiali, tra campionato e coppa, abbiamo preso 15 gol, ovvero la perfetta media di 3 a partita. Un altro dato preoccupante, che però non mi porterà a cambiare sistema di gioco nè mi farà rinuciare al 4-3-3. Il problema non è il modulo, ma l’atteggiamento ed il modo in cui lo applichi. Di certo, lavoreremo ancora di più sulla fase difensiva, fermo restando che non bisogna dimenticare un altro dato di fatto: da quando è cominciato il campionato, non ho mai potuto schierare la squadra che avevo in mente, vista l’enorme serie di infortuni che ha sempre complicato i nostri piani.
SOLTANTO PER I 3 PUNTI- La Paolana, nostro prossimo avversario. è reduce dalla sorprendente vittoria contro l’Isola Capo Rizzuto, ma arrivati a questo punto non ci deve interessare come stanno gli altri o che cosa hanno fatto la domenica precedente. In questa partita non esistono alternative alla vittoria, e non mi interessa se i tre punti arriveranno attraverso il gioco o saranno frutto degli episodi.
fer.iel.-rnp
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