La Reggina ed Alfredo Aglietti, una storia d’amore nata nel 1994. Il nuovo tecnico amaranto, fece letteralmente impazzire la tifoseria calabrese per due stagioni consecutive. Tra i ricordi più belli, il gol con cui l’ex bomber decise la sfida di Avellino, l’8 aprile del 1995: un passo decisivo, verso il ritorno in serie cadetta.
Di seguito, il racconto di quella giornata storica, ripreso da un “Accadde oggi” targato Reggionelpallone…
8 aprile 1995, serie C1 girone B, 11esima giornata di ritorno. Allo stadio Partenio, l’Avellino di Papadopulo e la Reggina di Zoratti si giocano il ritorno in serie cadetta. Gli amaranto comandano la classifica, ma dopo il deludente 1-1 casalingo col Barletta, il vantaggio sugli irpini è sceso a tre sole lunghezze: una sconfitta rischia di essere letale, perchè a quel punto la nuova capolista sarebbe proprio la compagine bianconverde, che all’andata aveva espugnato il vecchio Comuale col punteggio di 0-2.
A testimonianza di quanto sia importante la posta in palio, il match viene disputato il sabato (all’epoca, il calcio non era frammentato da continui “spezzatini”…) ed è ripreso in tutta Italia dalle telecamente di “Tele +”. Il Partenio è una assoluta bolgia, la cornice di pubblico meriterebbe ben altri scenari: 25.000 spettatori, con un migliaio di reggini che riempiono tutto l’anello superiore del settore ospiti. L’antica amicizia tra le tifoserie ormai è un pallido ricordo, ed ha lasciato spazio ad un’aspra rivalità , complici i gemellaggi tra avellinesi e messinesi da una parte e reggini e salernitani dall’altra. Rimanendo in tema, da Salerno giungono parecchi supporters granata, per dar manforte al popolo amaranto). La curva avellinese accoglie le due squadre in campo con un mare di cartoncini e l’irriverente striscione “Scacco alla Reggina”, mentre sul fronte ospite sventolano tantissime bandierine multicolore (per rendere il proprio settore ancor più rumoroso, i supporters calabrese si sono muiti di centinaia di fischietti, con i quali proveranno a “disturbare” ogni azione degli avversari).
La partita è tiratissima. I padroni di casa spingono di più, come è normale che sia visto che non hanno alternative alla vittoria, ma la Reggina concede pochissimo e quando può prova a far male. Al minuto 65 si decide la partitissima, e con essa il campionato: da oltre 40 metri, Carrara disegna una traiettoria geniale a pescara il liberissimo bomber Aglietti, che lascia rimbalzare il pallone e da due passi col destro batte Galati. Il risultato non cambierà più, Avellino 0 Reggina 1.
A fine gara, tutta la squadra corre a festeggiare con lo “spicchio amaranto”, una festa che proseguirà a Reggio Calabria fino alla notte, quando il treno dei tifosi reggini di rientro dalla Campania, verrà accolto alla stazione di Reggio da altre migliaia di tifosi. Alla fine del torneo mancano ancora sei partite, ma di fatto la Reggina ha chiuso i giochi, riabbracciando quella serie B che mancava da quattro anni e che verrà celebrata tre settimane dopo al Comunale, contro il Siracusa. Ma questa è un’altra storia, che avremo modo ri raccontarvi più avanti…
Di seguito la formazione amaranto di quell’8 aprile di 24 anni fa…
SERIE C1 GIRONE B, 11esima giornata di ritorno (8/4/1995)
AVELLINO REGGINA 0-1
Reggina: Merlo, Vincioni, Poli, Carrara, Cevoli, Marin, Toscano (Giacchetta), Mariotto, Pasino (Belmonte), Torbidoni, Aglietti. Allenatore: Zoratti.
Marcatore: 20′ st Aglietti.
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