La Storia degli Europei di calcio: RNP racconta in 15 puntate gli eventi, le imprese e i protagonisti della più prestigiosa competizione continentale per nazioni, dagli albori fino all’ultima edizione datata 2016, alla vigilia della 16^ edizione.
FRANCIA 1960
PRIMA FASE – La prima edizione del Campionato Europeo per Nazioni venne organizzata dall’UEFA nel 1960. Al neonato torneo si iscrissero appena 17 nazionali, con le assenze illustri di Germania Ovest, Inghilterra e Italia. Dopo un turno di qualificazione che vide la Cecoslovacchia eliminare l’Irlanda, le sedici partecipanti si sfidarono in gare ad eliminazione diretta di andata e ritorno. Dopo gli ottavi e i quarti, rimasero in gara quattro nazionali e tra queste l’UEFA scelse la Francia in qualità di paese che avrebbe ospitato la fase finale.
QUALIFICATE –Â A raggiungere le semifinali di questa prima edizione furono la Francia (eliminate Grecia e Austria), la Cecoslovacchia (Irlanda, Danimarca e Romania), la Jugoslavia (Bulgaria e Portogallo) e l’Unione Sovietica (Ungheria e Spagna).
L’ITALIA – Reduce dalla mancata partecipazione al Mondiale in Svezia del 1958, la nazionale italiana rinunciò alla prima edizione degli Europei al pari di altre grandi come Germania Ovest e Inghilterra, un po’ come accadde nel 1930, quando in occasione del primo Mondiale disputato in Uruguay, per i motivi più disparati rinunciarono, oltre agli Azzurri anche Austria, Cecoslovacchia, Germania, Inghilterra e Svizzera.
FASE FINALE – Le quattro semifinaliste scesero in campo il 6 luglio 1960, regalando al pubblico francese un grande spettacolo. A Marsiglia, l’Unione Sovietica spazzò via la Cecoslovacchia con un secco 3-0 firmato dalla doppietta di Ivanov e dal gol di Ponedelnik. A Parigi, la Francia passò dal sogno all’incubo in una pirotecnica partita contro la Jugoslavia: al 75′, i padroni di casa conducevano per 4-2; all’80’, erano sotto per 5-4. Quello fu il risultato definitivo, con la decisiva doppietta di Jerkovic a spedire in finale gli slavi.
La Francia venne sconfitta anche nella finale di consolazione dalla Cecoslovacchia per 2-0. La sfida per il titolo, il 10 luglio al “Parco dei Principi”, si decise nel secondo tempo supplementare: dopo il vantaggio della Jugoslavia firmato da Galic e il pari sovietico di Metreveli, fu ancora Viktor Ponedelnik a siglare l’ultimo gol del match, al 113′; grazie alla rete dello storico bomber del SKA Rostov, l’Unione Sovietica divenne campione d’Europa.
IL PERSONAGGIO – In un torneo (e in un periodo storico) in cui si segnavano tantissimi gol e le goleade erano all’ordine del giorno, l’Uomo in Più dell’Unione Sovietica fu un portiere, anzi, IL portiere per antonomasia: Lev Jashin. Unanimemente riconosciuto come il più forte estremo difensore di ogni epoca, è anche l’unico portiere ad aver vinto il Pallone d’Oro. Una carriera la sua, trascorsa difendendo la porta non solo della nazionale sovietica fino al 1970, ma anche e soprattutto quella della Dinamo Mosca, in un lasso di tempo di oltre vent’anni.
EURO 1960 – CAMPIONE: UNIONE SOVIETICA
(1 – continua)
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