Con la stagione regolamentare ormai archiviatasi da qualche settimana, e con l’esito dei playoff che ha consegnato anche la terza neopromossa alla Serie A (che a sua volta ha decretato come Crotone, Parma e Benevento siano sorprendentemente le tre designate a scendere nella prossima Serie B), si aprono le discussioni e le opinioni su quella che è stata la stagione della Reggina, e su quello che potrebbe essere il prossimo futuro in vista della stagione 2021/2022.
Anche le quote sul calcio segnalano il grande equilibrio che regna in Serie B tra le squadre che hanno militato nella parte medio-alta della classifica per tutto il campionato, equilibrio che si è poi ripresentato nelle sfide playoff, dense di emozioni e colpi di scena. La minima distanza che separa dunque le compagini del campionato cadetto suggerisce come basteranno davvero pochi miglioramenti estivi per presentarsi alla prossima stagione con uno status maggiore, e la possibilità di guadagnare diverse posizioni in classifica.
Giunta a fine stagione con cinquanta punti e all’undicesimo posto in classifica, la stagione della Reggina è stata mediamente solida, e solo la mancanza di una maggior continuità e della capacità di vincere qualche scontro diretto in più ha privato la compagine calabrese di poter essere inclusa nella lotteria dei playoff di fine stagione. Basta poco in estate per rendere la squadra maggiormente competitiva, sia per quanto riguarda questioni relative alla panchina (ma senza cambiare Baroni, autore di un ottimo campionato) sia per quanto concerne il miglioramento della rosa stessa.
I soli sei punti di distacco dal Chievo, ultima squadra inclusa nei playoff, non sono di certo stati generati dagli uomini chiave che hanno trascinato la Reggina del presidente Gallo in questa stagione. Tra questi ci sono sicuramente i due terzini titolari Di Chiara e Del Prato, che sono però in prestito rispettivamente da Perugia (il prestito è però biennale e l’esterno mancino resterà dunque anche la prossima stagione) e Atalanta: una situazione contrattuale, quella dei prestiti, che li accomuna anche a tanti altri giocatori presenti nella rosa amaranto e a cui la società tenterà di ovviare durante l’estate, con l’obiettivo quantomeno di rinnovare per un’altra stagione la presenza di questi uomini chiave.
Nicolò Bianchi, Nicola Bellomo e Daniele Liotti sono tra gli uomini importanti della squadra il cui cartellino non appartiene ad altre società : la volontà è indubbiamente quella di conservare la colonna vertebrale della squadra, di modo da costruire attorno a essa una squadra ancora più qualitativa. Tasso qualitativo cui hanno contribuito anche Lorenzo Crisetig, Rigoberto Rivas (in prestito dall’Inter e che la società sta provando a confermare) e i tanti giocatori offensivi che hanno realizzato un’ottima stagione, nonostante la Reggina abbia evidenziato la mancanza di una prima punta veramente prolifica nel proprio organico: Orji Okwonkwo, Simone Edera (entrambi in prestito da Bologna e Torino), Jeremy Menez, Adriano Montalto, German Denis.
Insomma, la base è di quelle dense di qualità e concretezza: caratteristiche che la Reggina ha mostrato nell’arco di un’annata soddisfacente, ma mancano veramente pochi accorgimenti per rendere questa squadra una seria contendente per i posti playoff che verranno assegnati nella prossima stagione di Serie B.
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