Al termine di Reggina-Ascoli è intervenuto in sala stampa il presidente amaranto Luca Gallo, il quale ha spaziato su più argomenti, sottolineando i ringraziamenti per squadra e staff tecnico.
“So che i proclami iniziali erano diversi e la tifoseria forse non è d’accordo per come sono andate le cose, e quella della Reggina non deve esserlo assolutamente. Voglio però porre l’accento sul risultato sportivo ottenuto. Ricordo la notte in cui ingaggiammo mister Baroni, fu una sorta di Capodanno per la Reggina. Dissi al mister che il mio unico intento era salvare la squadra e lui me lo promise; andai a dormire per la prima volta sereno dopo tanto tempo. Questo era allora, un momento molto brutto, al mio primo anno di Serie B. Voglio sottolineare il risultato della squadra, la salvezza ottenuta in un campionato difficile anche economicamente. Ho detto a mio fratello che spero sia la penultima volta che vedremo il Granillo vuoto. Ringrazio il mister, è stato di parola e se ne trovano pochi uomini così. Grazie alla squadra, allo staff tecnico e sanitario, a tutti coloro i quali lavorano al Sant’Agata, l’ufficio stampa del club e il personale amministrativo. Grazie a tutti per questo traguardo, affatto scontato ad un certo punto. Non dico di essere soddisfatto, ce la giocheremo, all’inizio puntavo al massimo, io spero sempre in un risultato positivo; tra quello che speri di fare e quello che puoi fare c’è differenza, ci sono due partite che ci danno la possibilità di dare ancora valore a quanto realizzato, daremo battaglia fino alla fine, anche se quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto. Il mister? Ha fornito dei dati di fatto, ha mantenuto le promesse, fosse per me si andrebbe avanti senza dubbio. Si tratta in due, ci siederemo insieme e valuteremo, io spero che il mister rimanga. Da tifoso della Reggina, sogno di entrare nei playoff, sarebbe un’impresa sportiva pensando da dove siamo partiti. Si chiamano imprese perché non sono facili, ce la metteremo tutta, la squadra è sana e il mister è ambizioso, ci spererò fino all’ultimo. Lo stadio? E’ una domanda che va fatta a Fabio De Lillo, il dirigente che si occupa di ciò, anche se io vengo comunque aggiornato. La Reggina vuole lo stadio di proprietà , qualcosa di bello, una casa per i tifosi, scegliere insieme il nome o confermare quello attuale, lo decideranno i tifosi. Non ero d’accordo per l’interruzione del campionato a 4 gare dalla fine, abbiamo votato contro; la Reggina in quel momento era lanciata, la sosta ci ha penalizzato. Io non avrei fermato il campionato.”
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