Sognare non è vietato. Una finale play-off tutta toscana, nello scorso campionato, costrinse l’Empoli alla resa contro il Livorno. Con le stesse ambizioni e qualche ritocco ad un organico già valido, la formazione di Sarri ci riprova in questa stagione. L’avvio è indubbiamente positivo, davanti agli azzurri c’è solo il Lanciano, sorpresa che in questo momento fa da lepre. Fabrizio Corsi, presidente del club toscano, punta a smorzare gli entusiasmi: “Stiamo andando bene, non bisogna però volare troppo con la fantasia. L’importante è che l’Empoli stia nella parte sinistra della classifica, poi vedremo cosa succederà nella parte conclusiva di campionato. La squadra è composta in gran parte da giovani, i risultati positivi arrivati sinora servono per dare fiducia e aumentare la loro autostima”.
Il ‘modello-Empoli’ è un esempio per le società che vogliono avere ambizioni e non aprire troppo i cordoni della borsa. Puntare a qualcosa di importante è possibile, servono però competenza e lungimiranza: “Sui 25 giocatori presenti in organico, 15 arrivano dal nostro settore giovanile, in ogni gara Sarri ne impiega mediamente 6-7. La nostra filosofia non è mutabile, anche perché le esigenze economiche impongono strategie simili. E’ un orgoglio vedere una squadra cosi giovane e italiana, stabilmente ai primi posti del campionato cadetto”. Nonostante alcune partenze pesanti (Regini e Saponara su tutti), la squadra continua a navigare nelle zone alte. Il ricambio della linea verde non ha abbassato la qualità, Corsi ne elogia qualcuno in particolare: “Sono diversi i giovani interessanti, già seguiti da società di serie A. Hisay, Tonelli e Rugani stanno bruciando le tappe e andando oltre le aspettative, la loro personalità mi stupisce”. Il cocktail perfetto si completa con l’esperienza di Tavano e Maccarone, implacabili negli ultimi sedici metri. La loro prolificità è l’arma principale per inseguire obiettivi importanti: “L’anno scorso ci siamo andati vicino, vogliamo rincorrere il sogno sfumato nella finale play-off. Bisogna però fare attenzioni alle trappole della serie B. E’ un campionato difficile ed equilibrato, basta poco per scivolare nelle retrovie”.
Chi sta incontrando difficoltà è senza dubbio la Reggina, prossimo avversario dei toscani. Corsi non si fida degli amaranto e fa un paragone con… l’Empoli dell’anno scorso: “La Reggina è una squadra che ha valori importanti, con un allenatore capace, non mi faccio ingannare dalla classifica attuale. Ricordo la nostra partenza negativa nello scorso campionato, poi tutti abbiamo visto come si è conclusa la stagione dell’Empoli. Basta una vittoria per ridare slancio e morale, non mi stupirei se tra un paio di mesi la Reggina si trovasse in zona play-off”. Per la trasferta del Granillo Sarri dovrà rinunciare a Rugani, convocato da Di Biagio nell’under 21. Qualche problema sulla trequarti, affidata sinora a Verdi o Pucciarelli, entrambi non al meglio della condizione fisica: “Hanno degli acciacchi ma credo possano farcela per sabato. Sarri non ne forzerà il recupero ma penso che almeno uno dei due sarà a disposizione”.
Chiusura sul Lanciano, formazione che contro ogni pronostico guida il carrozzone cadetto. Corsi teme in particolar modo la compattezza degli abruzzesi: “La difesa fa sempre la differenza, si vincono i campionati subendo meno gol di tutti, a meno che non ci sia Zeman ad allenare (ride, ndr). Il Lanciano ha mantenuto il classico entusiasmo da neopromossa, pur essendo al secondo anno in serie B. Baroni ha trovato il giusto assetto, gli innesti di mercato si sono rivelati azzeccati”.
Pasquale Romano – rnp
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