Le prime otto giornate del campionato 2013-2014 sono andate in archivio, la Reggina osserva la classifica e si spaventa. Analizzando più attentamente i numeri, che hanno la loro importanza, il dato conclusivo è quanto mai eloquente: i conti non tornano. Una sola vittoria (in rimonta contro la Juve Stabia), tre pareggi e quattro sconfitte. L’ultima delle quali è arrivata ieri sera, sul campo del Crotone. Il k.o. nel derby pesa in modo specifico: ha acuito la crisi degli amaranto, fatto esultare i pitagorici dopo 37 anni, aumentato il divario tra le due principali realtà calabresi. Ci sarebbe da interrogarsi sulle brillanti salvezze ottenute dal Crotone negli ultimi anni (praticamente a costo zero e con una serie di giovani lanciati nel calcio che conta), a fronte di una Reggina che arranca nonostante spese e ambizioni superiori ai cugini rossoblù. Probabilmente basterebbe la parola ‘programmazione’ per riassumere il tutto e spiegare la differenza di risultati, ma simili argomenti è meglio affrontarli a bocce ferme.
Gianluca Atzori, salvo sorprese, rimarrà sulla panchina almeno sino alla sfida con l’Empoli. Oggi c’è stato un nuovo confronto tra il tecnico e la società amaranto, il risultato è analogo rispetto a quello successivo alla sconfitta con il Carpi. Si avanti dunque, bisogna capire con quali (reciproche) convinzioni. La divergenza d’opinione tra Atzori e Foti riguardo i valori e le possibilità di questa Reggina è un monito perpetuo. Forse sarebbe stato meglio non divulgare certe idee (perché segno, spiacevole, di vedute differenti all’interno della stessa società ) e lasciare ai tifosi i battibecchi da bar. Da questo conflitto nasce anche il giudizio differente sullo stato attuale della Reggina: Atzori fiducioso, Foti abbattuto e impaziente. Il presidente nell’anno del Centenario vuole vedere la squadra ‘vincere’, termine utilizzato in modo incessante, figlio di una convinzione. La stessa fermezza ha guidato Atzori, convinto di avere tra le mani una discreta squadra, costruita tardi e dalle potenzialità (non eccessive) ancora inespresse.Â
I sogni (dei tifosi e dello stesso Foti) fanno i conti con la realtà , anticipata da un Atzori mai troppo convinto delle chance promozione della Reggina? E’ una possibile risposta. Dubbi e incertezze aleggiano, spazzati via dalla solitudine dei numeri. La gara con l’Empoli diventa il bivio definitivo, lo spartiacque che deciderà il futuro di Atzori, la fiducia della società non può che essere strettamente correlata ai prossimi risultati. Il centenario si avvicina, la Reggina si guarda allo specchio e vede una realtà diversa da quella immaginata. In attesa delle risposte, la prima verità : inutile appellarsi alla sfortuna, il fato può essere avverso in una o due circostanze e certamente non sposta completamente i destini di una stagione. Le ‘nuvole di Fantozzi’ nel mondo del calcio non esistono.
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pa.rom. – rnp
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