L’uno contro l’altro, a distanza di diversi anni dall’ultima volta. Il gioco del calcio rievoca spesso sfide affascinanti, aneddoti legati ad incontri precedenti e sfide ‘interne’ tra personaggi già affrontatisi in passato, che si vedono nuovamente accomunati in una partita, seppur in posizioni diverse, a distanza di parecchio tempo. Cremonese-Reggina è una di queste, lo scenario che mette di nuovo di fronte Fabio Pecchia e Massimo Taibi, oramai ex calciatori, passati dal campo alla panchina/’scrivania’ dopo aver appeso gli scarpini al chiodo. Sono sedici gli incroci sul rettangolo verde tra il portiere palermitano ed il centrocampista latinense, tutti maturati tra la massima serie e la cadetteria del calcio italiano, con un bilancio che, nonostante i ben 9 pareggi, pende leggermente a favore dell’attuale DS della Reggina, il quale vanta 4 vittorie contro le 3 dell’allenatore della Cremonese.
Ciò che maggiormente dà risalto al confronto tra i due, è un determinato episodio di un precedente ben preciso che in molti ricorderanno. Il riferimento è alla sfida Reggina-Napoli dell’aprile 2001, terminata con il risultato di 3-1 in favore dei calabresi, ai quali necessitava una vittoria per continuare a sperare nella salvezza (poi svanita in seguito allo spareggio col Verona). Da una parte Pecchia a guidare il centrocampo dei partenopei, dall’altra Taibi a difendere la porta degli amaranto. La sfida tra i due si accende nella ripresa, quando il calciatore azzurro, vivace e scatenato in mezzo al campo, si imbuca in area tra due avversari e, nel tentativo di saltare anche l’estremo difensore della Reggina, viene atterrato dallo stesso con un’uscita in tackle. Il direttore di gara non ha dubbi e indica il dischetto del rigore, sul quale, come all’andata, si presenta Nicola Amoruso. L’esito però è diverso, con Taibi che questa volta respinge in tuffo la conclusione calciata rasoterra alla sua sinistra. Dieci minuti più tardi è ancora uno contro uno con Pecchia, al quale viene nuovamente sbarrata la strada, questa volta con una gran parata giunta in seguito ad un tiro al volo del numero 18 dei campani.
Tra un paio di giorni saranno passati ben vent’anni da quell’incredibile notte del ”Granillo”, decisa dalle reti di Dionigi, Marazzina e Zanchetta, oltre che da un Massimo Taibi in gran spolvero. Tra quattro giorni, invece, la squadra del ds amaranto tenterà di emulare quanto successo in quell’occasione: centrare tre punti fondamentali per il finale di stagione e fermare la squadra di Fabio Pecchia…
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