Tra presente e passato. Nell’intervista rilasciata a Gazzetta del Sud (clicca qui), Maurizio Vincioni ha aperto l’album dei ricordi, a partire dalla inaspettata retrocessione del torneo 90/91. Per l’ex difensore, quella fu davvero una stagione terribile, e non solo calcisticamente parlando.
“Come abbiamo fatto a retrocedere in C, con una delle squadre più forti mai viste a Reggio? La verità è che tutto quello che poteva andare storto andò storto. Per quanto mi riguarda, alla retrocessione si è aggiunto anche il gravissimo infortunio che ho subito nella trasferta di Lucca. Fu un’annata terribile non solo a livello calcistico, ma anche e soprattutto a livello personale, in quanto coincise con la perdita di mio padre”.
Dai dolori, alle gioie. “Il ricordo più bello? Il ritorno in B, nel ’95, dopo quattro anni di purgatorio in C1. La corsa sotto il settore ospiti dopo la vittoria nello scontro diretto di Avellino, la grande festa promozione avvenuta tre settimane dopo: emozioni uniche, che ricordo e custodisco come se le avessi vissute ieri”.
In quella Reggina, militavano calciatori destinati a sedersi sulla panchina. “Aglietti all’epoca era un attaccante di grandissima qualità, sono felice che sia riuscito ad imporsi anche come allenatore. In quella squadra c’erano anche altri ragazzi che poi sono diventati allenatori, vedi Cevoli e Toscano. Mimmo aveva un grande temperamento già allora, mi dispiace tanto per l’esonero ma resta un grande”.
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