La morte della meritocrazia. Si può tranquillamente definire così, in estrema sintesi, la nascita della Super League fortemente voluta da dodici top club europei. Una possibilità fortunatamente tramontata (almeno per ora…), sulla quale ha detto la propria Franco Iacopino, nel corso dell’intervista rilasciata a Gazzetta del Sud (clicca qui).
“Lo sport attraversa un momento particolare- si legge-, i bilanci dei club sono in rosso. Diventa sempre più complicato gestire le società . Per sopperire ai mancati incassi, i club hanno deciso di creare una nuova competizione, con l’obiettivo di avere altri introiti. Ci stiamo scandalizzando per una vicenda che avevo già previsto tanti anni fa. Il progetto finanziato da una multinazionale americana, per molti è tramontato, ma secondo me non del tutto, se ne riparlerà tra qualche mese. Tutto questo si sarebbe potuto evitare facendo, a suo tempo, le dovute riforme, tanto invocate e mai realizzate. Ognuno ha cercato di mettere la testa sopra la sabbia. Inter, Juventus e Milan subiscono annualmente enormi perdite, e al di là della pandemia che ha, di fatto, accelerato il processo, la crisi del calcio viene da lontano e non è da addebitare al Coronavirus”.
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