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Più di una coincidenza. Nel settembre del 1976 nasceva Antonio Galardo, futuro capitano del Crotone. Pochi giorni più tardi, la formazione rossoblù superava la Reggina nel derby calabrese. Per l’ultima volta. I trentasette anni del centrocampista pitagorico sono gli stessi che vedono gli amaranto imbattuti nel confronto diretto. Cancellare un tabù lunghissimo è l’imperativo, forse anche per questo la carriera di Galardo appare infinita: “Teniamo tanto a questa partita, da troppo tempo non battiamo la Reggina. Vogliamo regalare una gioia speciale ai tifosi e alla società, sentiamo che è l’occasione giusta”.
Dal primo minuto o in corsa, difficilmente Drago si priverà della sua esperienza nel derby contro la Reggina. Galardo affronterà Di Michele, avversario dalla carta d’identità simile. Le difficoltà vissute dagli amaranto nelle ultime settimane sono il punto debole su cui puntare: “Sappiamo che la Reggina non viene da un periodo favorevole, questa però per noi è un’arma a doppio taglio. Se da un lato testimonia la non perfetta forma della squadra di Atzori, dall’altro aumenterà la loro voglia di riscatto, in una gara che già regalerà stimoli a sufficienza”.
Pa.rom. – rnp
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