Aspettando la matematica salvezza, la Reggina continua a sorridere. Massimo Taibi, premiato ieri pomeriggio al Granillo come miglior direttore sportivo della Lega Pro edizione 2019/2020, ha detto la sua ai microfoni della Gazzetta del Sud.
“L’aspetto fondamentale- si legge-riguarda i tre punti, arrivati dopo una prova straripante. Certo, non posso negare che il premio ricevuto mi riempie di orgoglio. Ringrazio l’Adicosp e tutti coloro che mi hanno considerato i meritevole di questo riconoscimento, e ringrazio anche il Presidente Gallo, il quale mi ha dato la grande opportunità di essere tra gli attori protagonisti di questo percorso così importante”.
Dediche speciali. “Al club, a tutte le persone che hanno fatto parte di una straordinaria avventura. Un pensiero speciale anche per la mia famiglia e per la gente di Reggio, che mi è entrata nell’anima fin dal gennaio del 2000, quando misi piede per la prima volta al Granillo, per difendere i pali della Reggina. E’ per quella gente, è per sentire quel boato pieno di passione ed entusiasmo, che le persone come me lavoro notte e giorno”.
Reggina travolgente, ma ancora niente voli pindarici. “Se mi aspettavo una vittoria così schiacciante? Ci speravo, perché avevo visto i ragazzi giocare con grande personalità e qualità sia a Venezia che a Cittadella. Salvezza? Finché non ci sarà la matematica si, parlarne ha ancora senso, ma è anche corretto dire che, arrivati a questo punto, dovrebbe succedere un qualcosa di incredibile per non raggiungere un traguardo ormai alla portata”.
Sullo sguardo ai playoff. “L’unico sguardo che per me adesso conta, è quello che ho rivolto verso la tribuna, cogliendo l’espressione radiosa del nostro Presidente, o quello che mi ha permesso di vedere la gioia dei calciatori e l’enorme soddisfazione del mister. Sono contentissimo per tutti loro e per la nostra tifoseria”.
Il futuro può ancora attendere. “Ho un contratto e vorrei rispettarlo, il sogno invece è quello di poter restare qui a lungo. Mi sono sempre messo al servizio di questi colori, sia nelle vittorie che nelle difficoltà. Per adesso, viviamo il presente con un sorriso”.
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