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Il Carpi espugna Reggio Calabria. La Reggina non è riuscita a scollarsi di dosso gli strascichi delle ultime giornate. Memushaj veste i panni del boia e condanna alla seconda sconfitta consecutiva Lucioni e compagni.
SCHIERAMENTI INIZIALI- Gianluca Atzori conferma dieci undicesimi della formazione vista a Varese. L’unica variazione riguarda l’impiego di Strasser al posto di Rigoni. Vecchi risponde invece con un classico 4-4-2, nel quale Inglese e Ciani sono i due terminali offensivi.
UN FILM GIA’ VISTO- Come troppo spesso è accaduto in queste prime giornate, l’avvio degli amaranto non è proprio dei migliori. Un Carpi quadrato ed ordinato, mette in difficoltà i locali. Al 6’ è Gagliolo che su invito di Inglese, sfrutta la dormita della retroguardia di Atzori, ma calcia in bocca a Benassi. Provvidenziali poi la chiusure di Maicon prima e Lucioni poi, sulle pericolose incursioni di Letizia. Bisogna attendere i primi venti minuti di gioco per intravedere qualche sortita offensiva dei reggini, ma Di Michele prima sbaglia l’appoggio a Cocco e poi su invito del compagno di reparto, conclude malamente sul fondo. Dall’Oglio al 31’ suona la carica con una gran botta da fuori ed altrettanto bella è la risposta in angolo di Kovacsik. Reggina ora più intraprendente con il dialogo tra Cocco e Di Michele: ne esce un nuovo calcio d’angolo vista la decisiva chiusura di Romagnoli. Tornano però gli spettri visti contro Novara e Varese. Minuto 41, serie di dribbling di Di Michele che appoggia dietro a Fischinaller, il quale pesca in area tutto solo Cocco che clamorosamente manda alto da due passi. Il festival dell’incredibile prosegue: Foglio crossa in mezzo, Kovacsik sbaglia l’uscita ed a porta sguarnita il tap-in di Maicon sbatte sulla traversa. In mezzo a queste due colossali occasioni da rete, si colloca il destro di Di Michele alto di poco.
MEMUSHAJ COME PAVOLETTI- Nessuna sostituzione al rientro dagli spogliatoi e Reggina che nuovamente va vicinissima al vantaggio. Foglio è pericolosissimo dalla sinistra. All’8’ il suo cross non trova per pochissimo Cocco. Un minuto dopo invece la sfera perviene a Maicon il quale incredibilmente conclude sull’esterno della rete, un’occasione che probabilmente era più difficile da sbagliare che concretizzare. Reggina che accusa psicologicamente l’ennesimo errore sotto rete e Carpi che ne approfitta per mettere in mostra un costruttivo possesso di palla, che porta a due conclusioni da fuori di Memushaj. Sulla prima la sfera è fuori dallo specchio; sulla seconda Benassi blocca in due tempi. Amaranto che stentano a rendersi pericolosi ed al 38’ insidioso contropiede avviato da Letizia e concluso da Sgrigna con un diagonale al lato di poco. Nel primo dei quattro minuti di recupero concessi dal direttore di gara, sugli sviluppi di un calcio di punizione, Romagoli (disturbato da Ipsa) calcia alto. Al terzo invece, come a Varese, si concretizza disfatta. Memushaj lavora bene un pallone al limite dell’area e calcia un sinistro velenoso che “buca” le mani di Benassi, non perfetto nella circostanza.
Vittoria ai punti meritata dal Carpi che a conti fatti non ha rubato assolutamente nulla. Reggina ancora una volta costretta a recitare il mea culpa per le occasioni fallite, seppure in confronto alle ultime due uscite, la qualità del gioco espresso ha lasciato a desiderare.
Fabrizio Cantarella -reggionelpallone.it-
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