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Imparare dagli errori, con la consapevolezza di poter solo migliorare. Mister Atzori,alla vigilia della sfida col Carpi, analizza vizi e virtù della sua Reggina, mostrandosi fiducioso e sereno, nonostante le autentiche beffe subite dal Novara prima e dal Varese poi.
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CRESCITA ED ERRORI- La mia squadra sta crescendo, e lo dimostrano le due partite contro Novara e Varese. Certo, quando giochi molto meglio rispetto all’avversario e prendi solo un punto, vuol dire che qualcosa non ha girato per il verso giusto. Lì davanti serve più cinismo, anche perchè non possiamo pensare di creare tutte queste palle gol in ogni partita. Varese deve servirci come lezione, proprio dal punto di vista della cattiveria. Avevamo in area gente forte di testa, e non mi riferisco solo ai difensori, ma anche a Gerardi e Strasser, eppure abbiamo preso un gol che potevamo evitare. Ci vuole più attenzione nelle marcature, oggi un mio difensore deve capire che se c’è lui in marcatura su Pavoletti, la palla magari può anche non prenderla, ma non la deve prendere nemmeno Pavoletti.
IL CARPI- Rispetto al 10 agosto, sarà una squadra molto rinnovata, che oltretutto presenta delle individualità importanti, come Porcari. Ho visto la partita col Brescia, hanno fatto molto bene. Non sarà facile, ma ovviamente dobbiamo vincere, anche perchè in questo momento i risultati sono la migliore medicina. Attenzione a non ripetere gli errori sui gol di testa, anche perchè loro hanno buoni saltatori come Pesoli e Romagnoli.
NESSUNA PREOCCUPAZIONE- Non sono preoccupato, anche perchè siamo solo alla 6^ giornata. Anche se qualcuno ha voluto strumentalizzare certe mie dichiarazioni, interpretandole a modo suo, ho sempre detto che questa è una buona squadra e può far bene, a patto che non si dimentichino mai alcune prerogative fondamentali, prima fra tutte il lavoro. La Reggina, in termini di occasioni, ha creato più di tutte le altre squadre. Sono soddisfatto perchè vedo i ragazzi crescere. Un esempio è Maicon, che sta facendo davvero bene: oggi si fa trovare nel posto giusto attraverso una grande corsa, domani saprà scegliere anche la soluzione giusta, sia in fase di appoggio al compagno che in fase realizzativa. Ha delle qualità importantissime, ma sapevamo che riguardo al cross c’era qualche lacuna: ci stiamo lavorando, i progessi si vedono. Molti valutano solo il risultato, io devo valutare le prestazioni e far crescere non solo la squadra, ma anche e soprattutto i singoli. Un allenatore deve dare a tutti anche la possibilità di sbagliare, perchè è dall’errore che si impara e che si cresce. Qualcuno vorrebbe già la mia testa? A questo ci sono abituato, nessun problema…
I REPARTI ED I SINGOLI- In difesa ho utilizzato sempre gli stessi, perchè le alternative sono ridotte. A centrocampo, ogni volta che lascio fuori qualcuno mi sento dire che ‘è bravo e non può stare fuori’, ma io di centrocampisti non ne posso mettere otto contemporaneamente, e di sicuro il reparto è molto livellato. Tra poco tornerà Sbaffo, e la concorrenza aumenterà : io scelgo di settimana in settimana, consapevole che qualcuno, pur valido, dovrà rimanere fuori. In attacco, ripeto quello che ho già detto: Gerardi e Cocco sono due prime punte, due finalizzatori, e possono giocare insieme solo a partita in corso, quando mi servono due che attacchino la porta avversaria ed aumentino il peso dell’attacco. Fischnaller? Dipende da lui, il ragazzo deve capire che non può fare solo l’attaccante, ma deve anche tornare e dare una mano in fase di copertura: non esiste squadra in Europa, che giochi con 3 attaccanti puri. Falco sta migliorando di settimana in settimana, e nella mia testa era il primo cambio di Varese, anche se poi, per come si era messa la partita, ho preferito inserire Maza.
IN VISTA DI DOMANI...L’esclusione di Colucci a Varese è stata più di natura tecnica che fisica. Contessa non ha smaltito la botta col Novara, sente ancora dolore. Per la formazione di domani ho ancora qualche dubbio, come ho già detto dipende dagli equilibri. Trovare un undici base? Questo è un concetto che non mi ha trovato mai d’accordo, anche perchè, se dovessi far giocare sempre gli stessi 11, il presidente mi chiederebbe per quale motivo mi ha dovuto mettere a disposizione 24 calciatori.
fer.iel.-rnp
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