Iacopino a RNP: “Modena con il mal di trasferta, ma Novellino è un grande”

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Una vita in amaranto, una vita nel mondo del calcio. Con Franco Iacopino, attuale segretario generale e addetto stampa del Modena, abbiamo fatto il punto della situazione per quel che riguarda questo primo scorcio di torneo cadetto.

 

Direttore, partiamo dal suo Modena: a Crotone, una brutta sconfitta…

Possiamo dire che questa squadra soffre di un piccolo mal di trasferta, visto che dopo Bari, anche a Crotone non siamo riusciti a ripetere le ottime prestazioni sfoderate in casa. Essendo io un uomo del Sud, mi piace pensare che  i ragazzi, quando giocano più in giù di Roma, tirano il freno per rispetto del sottoscritto (sorride, ndr).

Senza voler gettare la croce addosso ai singoli, la difesa vista allo Scida ci è sembrata un pò troppo leggerina…

Ho sempre pensato che si vince e si perde tutti insieme. Inutile stare a pensare al centrocampista che non ha accorciato sul loro tiro da 30 metri o al difensore che non è stato reattivo, perchè l’intero collettivo non ha funzionato. Io credo che questo è un gruppo molto valido, all’interno del quale vedo un giusto mix tra la qualità dei giovani come Signori o Babacar, unito all’esperienza e solidità di gente come Zoboli. Il tutto, è stato affidato ad un allenatore eccezionale come Novellino, che rappresenta l’uomo giusto al posto giusto. Ripeto, dobbiamo solo migliorare le prestazioni fuori dal Braglia.

Insomma, un gruppo che deve crescere e guarire da mal di trasferta. Per arrivare dove?

L’obiettivo è quello di fare un buon campionato, che ci porti a guardare con interesse alle prime 8 posizioni, senza soffrire troppo nei bassifondi dela classifica. Tra le due possibilità, penso che ci sono tutti i presupposti affinchè si verifichi la prima..

Anche se quest’anno manca Ardemagni? Quante probabilità ci sono che Babacar non lo faccia rimpiangere?

Babacar, dal punto di vista tecnico, forse gli è addirittura superiore. Ardemagni però è un mostro dell’area di rigore, uno che davanti al portiere, di piede ma soprattutto di testa, diventa davvero implacabile. Un calciatore così non lo trovi certo tutti i giorni, come dimostrano i 24 gol realizzati a Modena.

Si aspettava di vedere Crotone e Lanciano così in alto, a dispetto di un Palermo che sta facendo veramente troppa fatica?

Questo è sempre stato un torneo equilibratissimo, anche se da qualche anno il livello si è spostato verso il basso. Squadre tanto veloci quanto dinamiche,  come Lanciano, Crotone o lo stesso Trapani, ci sta che ad inizio stagione siano così in alto, ma chi ha fatto la serie B sa che i campionati si vincono a marzo. Credo che alla fine emergeranno i valori tecnici, e sarà difficile sia vedere le squadre appena citate ancora in alto, sia non vedere il Palermo nei primissimi posti. A proposito di squadre che possono dire la loro, attenzione al Cesena: si è rafforzata sia dal punto di vista della squadra che sotto il profilo societario, e può dire la sua fino in fondo.

 

Tre panchine di B saltate in soli sei turni, altre che traballano. E’ d’accordo se le dico che il campionato sta proseguendo all’insegna di un malcostume tutto italiano?

Sono d’accordissimo, ed aggiungo che è una vera vergogna. Mi viene da pensare che si tratti di una questione sindacale, di un modo per consentire anche ai tanti allenatori liberi di poter lavorare durante la stagione calcistica…

Prima ha tessuto le lodi di mister Novellino, uno che a Reggio, al contrario di lei, non ha lasciato grandi ricordi. Vi è capitato di toccare l’argomento Reggina?

Certo che ci è capitato, ed anche più di una volta. A Reggio c’è una società dinamica, che ha ottenuto risultati molto importanti ed ha avuto anche ottimi allenatori. Senza scendere troppo nei particolari, credo che uno con le caratteristriche di Novellino non fosse la persona giusta per la Reggina Calcio…

Per completezza d’analisi, va anche detto che ha ottenuto un bottino magrissimo, a dispetto di un organico molto importante.

Questo è vero. Diciamo che la Reggina non è stata brava a farsi capire da Novellino, così come Novellino non è stato bravo a farsi capire dalla Reggina. Ripeto, si tratta di un grande allenatore, che per svariati motivi non era adatto per allenare a Reggio Calabria.

Restando in argomento, che ne pensa dell’organico amaranto?

Se il Modena può guardare con interesse ed ambizione ai primi 8 posti, la Reggina può farlo per quanto riguarda i primi sei. C’è tanta qualità nella squadra a disposizione di Atzori, ed anche se non è una compagine in grado di puntare alla vittoria del campionato, così come magari si voleva far credere all’inizio, se la può giocare ad armi pari con qualsiasi avversario.

Un’ultima domanda, sperando magari che la risposta sia no…E’ davvero questo, l’ultimo anno di Iacopino nel mondo del calcio?

Assolutamente si. Ho al mio attivo 52 campionati, e credo che tra i tesserati sono rimasto quello con più anni di servizio all’attivo, sia in Italia che all’estero. Dati che mi inorgogliscono, ma è il momento di dire basta. Al mio grande amico Mimmo Tavella,  altra persona che così come me ha dato tanto alla Reggina, sono anni che dico ‘questo è l’ultimo campionato’, ma stavolta non ci saranno ripensamenti. Avrei dovuto chiudere la carriera già nello scorso giugno, ma non l’ho fatto perchè ho visto che a Modena c’era ancora bisogno di me: rimanendo con questo club un altro anno, ho voluto dimostrare che sentimenti come la riconoscenza, nel calcio di oggi, possono ancora esistere…

f.i.-reggionelpallone.it