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Nessuno, alla vigilia del campionato, si aspettava di vedere Jacopo Dall’Oglio tra i titolari della Reggina.Una vea e propria sopresa dunque, per un ragazzo che in queste tre presenze consecutive nell’undici base ha dimostrato di meritare la maglia amaranto. Emozioni e progetti futuri, ai microfoni del sito ufficiale.
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UNA GRANDE EMOZIONE- Io sorpresa di questa Reggina? Non me l’aspettavo, è un’opportunità straordinaria. Venivo da due stagioni altalenanti. Certo, l’esperienza a Barletta è stata fondamentale, ma ho avuto un infortunio che mi ha costretto a fermarmi per 4 mesi. Ero preparato ad un nuovo prestito, convinto sarebbe stato necessario per meritarmi nuovamente la maglia amaranto. Poi le cose sono cambiate, la Reggina ha ritenuto potessi far parte fin da subito di questo gruppo e la cosa mi ha caricato enormemente, ho lavorato fin dal primo istante con tutte le mie forze per dimostrarmi al’altezza. Ora, sentire la fiducia del mister mi ha permesso di entrare in campo più sereno. Ero felicissimo quando ho saputo fosse tornato alla Reggina perchè consapevole dell’attenzione straordinaria, meticolosa, continua, di Atzori e del suo staff verso i calciatori. Poi, per noi giovani il mister ha sempre una parola in più.
IDOLI E REALTA’-Ho iniziato con gli Esordienti, la Reggina è stata fondamentale nella mia crescita umana e sportiva. Ho lavorato tanto al S.Agata sognando un giorno di allenarmi sul campo numero 1, osservando i tanti campioni che sono passati da Reggio negli anni in cui eravamo in A. Sognavo di essere Mozart, Nakamura, essere qui oggi e vestire la loro stessa maglia è un vero orgoglio, devo meritarmela. I figli del Sant’Agata? Oltre a Daniel Adejo, e Nino Barillà che è appena andato via, ci siamo io, Maicon, Di Lorenzo e Adriano. E’ una bella sensazione ritrovarli qui dopo i tanti anni trascorsi insieme in foresteria, sono ragazzi di straordinaria prospettiva.
RABBIA ED UNIONE- Sono due giorni che non dormo la notte. E’ dolorosissimo venire fuori da due partite così. Abbiamo dominato, avremmo dovuto raccogliere sei punti ma ne abbiamo messo in archivio solo uno. Ciò che ci ripetiamo nello spogliatoio è che abbiamo messo sotto due squadre che tutti davano come favorite contro di noi ed alla vittoria finale. Bene, se continuiamo a lavorare in questo modo abbiamo dimostrato di poter vincere contro chiunque e dire la nostra in questo campionato. Stiamo crescendo, dobbiamo restare concentrati. C’è rabbia, dovrà esser la nostra forza in più sabato al Granillo contro il Carpi.
rnp
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