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Un tris d’autore per brindare al primo successo dlel’anno. Proprio quando tutto sembrava difficile, proprio quando le ‘streghe’ cominciavano a materializzarsi. La Reggina asfalta la Juve Stabia con 3 gol nel giro di 11 minuti, passando da una sconfitta pesantissima ad una vittoria che infonde morale e fiducia.
ATZORI CON LA DIFESA A 4, BRAGLIA SENZA LANZARO-Tutto secondo copione in casa Reggina. Mister Atzori, privo dei nazionali Di Lorenzo e Strasser e dello squalificato Ipsa,si affida al 4-3-3, all’interno del quale Fischnaller rappresenta la novità sostanziale, andando a far compagnia a Di Michele e Cocco nel tridente offensivo. Esordio lampo per Foglio, arrivato proprio nell’ultimo giorno di mercato. Sul versante campano, Braglia replica con un classico 4-4-2, affidandosi negli ultimi 16 metri alla coppia Dop-Di Carmine (neanche panchina per Maurizio Lanzaro, atteso ex).
COCCO, NEL BENE E NEL MALE- La prima emozione, è targata Rigoni: siamo al 15′ quando l’ex Vicenza si produce in uno spunto personale, impegnando Branescu nella respinta in angolo con una conclusione dal limite. La Reggina mostra validi fraseggi palla a terra e pregevoli cambi di campo, il Granillo (tornato a presentare larghissimi vuoti,dopo lo spettacolo offerto contro il Bari) applaude convinto. Al 23′ però, gli ospiti sfiorano il vantaggio. Suciu approfitta della poca reattività di Benassi sul calcio d’angolo proveniente dalla destra, e di testa indirizza a rete, trovando il provvidenziale salvataggio di Rigoni. Un minuto dopo, altro brivido per i tifosi reggini: sulla falsa riga dell’errore precedente, Benassi esce malissimo su Diop, che per poco non ne approfitta. Il tridente amaranto si accende a tratti, ed allora al 35′ ci prova De Rose con una grande sventola dai 25 metri: Branescu è ancora attento, e devia in angolo. Sulla seguente battuta dalla bandierina, episodio da moviola: Cocco anticipa tutti e mette dentro con un perfetto stacco, ma il signor di Paolo, fra tanti dubbi e reiterate proteste, annulla per un presunto ‘fallo di confusione’. Braglia non è contento del ritmo dei suoi, ed al 39′ cambia: dentro Murolo e fuori Diop, il modulo gialloblù diventa 3-5-1-1. Al 41′, Fischnaller riesce finalmente a trovare uno spunto d’autore, servendo nel corridoio Cocco: l’attaccante spreca tutto, calciando in maniera inguardabile da favorevolissima posizione. Prima del rientro negli spogliatoi, la Juve Stabia è costretta alla seconda sostituzione: Mezavilla si fa male, l’ingresso di Doukara porta i campani ad un 3-5-2. L’ultima emozione del primo tempo, arriva con un altro tiro dalla distanza: l’autore stavolta è Foglio, Branescu blocca senza troppi patemi.
DALLE STALLE ALLE STELLE- La ripresa, inizia sotto forma di incubo. Al 3′ Adejo la combina grossa sull’innocuo cross dalla destra di Ghiringhelli, e per Suciu è un gioco da ragazzi mettere alle spalle di Benassi. La riposta della compagine dello Stretto, arriva con la solita botta dalla distanza: il tiro di De Rose è potente e preciso, Branescu sfodera un gran bel colpo di reni. Al di là dei ‘jolly non riusciti’, la Reggina comincia a soffrire davvero: Doukara all’8′ ‘ubriaca’ Adejo, prima di calciare sul fondo di pochissimo. Atzori opta per la trazione anteriore, richiamando De Rose e gettando nella mischia Gerardi (dagli spalti si leva qualche mugugno, visto che l’ex Cosenza sembrava tra i più ispirati, ma la mossa si rivelerà fondamentale). I minuti passano, Di Michele e compagni attaccano senza lucidità . Al 25′ però, è proprio il capitano a rimettere le cose a posto: perfido tiro ad incrociare dopo un batti e ribatti, la sfera bacia il palo alla destra di Branescu e gonfia la rete. A 15 minuti dalla fine, applausi per Di Michele e Caserta: il primo è sostituito da Caballero, il secondo, reggino di nascità con i colori amaranto nel cuore, rimpiazza Scozzarella. Un minuto dopo, è tempo di far festa: la difesa di Braglia si fa trovare impreparata su un angolo, per Gerardi non resta altro da fare che appoggiare nella porta sguarnita. Dallo scoramento alla gioia,: al Granillo cambia tutto in 7 minuti, ma non è finita qui. Al 35′ infatti, Cocco si inventa un tiro a giro sontuoso, che costringe Branescu alla grande parata: sulla respinta però c’è ancora Gerardi, che di testa corregge in gol. Il finale è solo per le statistiche, e precede la festa sotto la Sud…
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Ferdinando Ielasi-reggionelpallone.it
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