La gara con la Virtus Entella, certifica che la Reggina non prende gol da tre partite: un dato importante, visto che fino ad oggi non era mai successo. Fino a poco tempo fa, tra colli improvvisi e rimonte subite, era praticamente impensabile che la porta della Reggina rimanesse inviolata per 270 minuti consecutivi.
Un netto miglioramento, reso possibile anche dalla crescita di alcuni interpreti. Su tutti, spicca Cionek. Il brasiliano, naturalizzato polacco, sembra essersi finalmente calato nella parte del difensore centrale (fino ad oggi, tale ruolo lo aveva ricoperto poche volte), cancellando gli svarioni del girone di ritorno. Attenzione anche a Stavropoulos, autentica sorpresa del nuovo corso amaranto: se il giovane difensore greco continua così, diventerà presto un elemento inamovibile, fermo restando che l’esperienza di Loiacono tornerà utilissima..
Sul sentiero della continuità, Di Chiara: anche l’ex Perugia ha dovuto completare un processo di ambientamento e di inserimento nei nuovi meccanismi, ma la corsia mancina ormai sembra di sua esclusiva competenza, visto che Liotti ormai è considerato un esterno prettamente offensivo. A destra invece, Baroni potrà contare sia sulle potenzialità di Del Prato, segnalatosi tra i giovani più interessanti della cadetteria, che sull’esplosività di Lakicevic: in due per una maglia, sarà compito dei diretti interessati mettere in “piacevole difficoltà” il mister settimana dopo settimana.
Dulcis in fundo, la porta: con l’arrivo di Nicolas, i pali amaranto finalmente hanno un “padrone assoluto”, dopo la staffetta Plizzari-Guarna che aveva lasciato alquanto a desiderare. Tra rivoluzioni invernali e crescita esponenziale, la rinascita amaranto parte (anche) dalla difesa…
Santo Nicolò
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