Da Piazza de Nava al Sant’Agata, dallo stadio ai locali più noti del centro-città . Chi aveva il piacere di incontrare Nonna Maria, non poteva che finire col parlare insieme a lei di Reggina. Proprio nelle sue ultime apparizioni pubbliche, tra il serio ed il faceto, le era stato chiesto di ‘disegnare’ un suo undici ideale. Insieme all’amico e collega Michele Favano, abbiamo voluto riportare quella ‘squadra dei sogni’, o se preferite la Reggina ideale di Nonna Maria, rimettendo insieme i suoi idoli, i nomi da lei sempre invocati a dispetto del tempo e delle categorie.
Forse sarà stato uno scherzo del destino, ma sta di fatto che ne è venuto fuori un vero e proprio undici completo, che in porta ha in Emanuele Belardi il nome più gettonato. In difesa, uno su tutti: Simone Giacchetta, attuale ds del club di via delle Industrie, l’idolo principale dell’indimenticabile Nonna. Accanto a ‘Jack’, Gianluca Comotto e Bruno Cirillo: il primo fu uno dei pochi calciatori ‘perdonati’ da Nonna Maria nonstante avesse fatto alla Reggina il classico gol dell’ex (a differenza di Bianchi, che dopo il gol segnato in un Torino-Reggina di 3 anni fa “non deve più tornare a Reggio“…), mentre il secondo entrò definitivamente nel suo cuore dopo lo storico gol segnato all’Olimpico di Roma.
Sugli esterni di centrocampo, Giandomenico Mesto è sempre stato intoccabile al pari di Antonino Barillà , perchè secondo la nonna erano “due ragazzi seri che amano la Reggina“. In mezzo, anzitutto la coppia del primo anno di serie A, Andreaa Pirlo-Roberto Baronio. Proprio Baronio, era il vero e proprio cruccio della Nonna, che non si dava pace all’idea che la Reggina non lo avesse ripreso per fargli chiudere la carriera in Riva allo Stretto. “Perchè non è tornato Baronio?“, era la domanda che fino a poco tempo fa ci veniva fatta ogni qualvolta si parlava degli amaranto. A completare il reparto, Santos Baptista Mozart, brasiliano all’anagrafe ma reggino d’adozione, un altro di quei calciatori che con Nonna Maria si intratteneva spesso e volentieri a ridere e scherzare.
Sul duo d’attacco, nessun dubbio: Ciccio Cozza e Nick Amoruso, “i migliori di tutti“. Cozza si avvicinava molto a Giacchetta nelle preferenze di Nonna Maria, ed anche quando andò al Catanzaro per cominciare la sua avventura da allenatore, lei continuava a ripeterci: “E’ andato solo momentaneamente, tanto torna qui“. Per quanto riguarda Amoruso invece, la Nonna non perdonò mai ad Ulivieri il fatto di non averlo convocato per la trasferta di Empoli, apostrofando l’allenatore toscano con epipeti irripetibili, ed aggiungendo che “se ne deve andare da Reggio, se non se ne va adesso lo caccio io“…
Infine, l’allenatore. In questo caso, è sempre stato un gran duello tra Franco Colomba e Gigi De Canio, ma alla fine, la scelta cadeva sistematicamente sul primo.
Ciao Nonna, in questo piccolo pensiero, abbiamo raggruppato i tuoi beniamini principali. Siamo certi che anche loro, proprio come noi, da ieri sono pervasi da un immenso senso di vuoto e di tristezza…
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