Dal rimpianto alle parole in sala stampa: le ”cinque verità ” di Vicenza-Reggina secondo RNP:
✅PROVA DI ORGOGLIO…CON RIMPIANTO- Approccio giusto e determinazione: così la Reggina ha spezzato il trend negativo e ottenuto a Vicenza un punto che sa di svolta, seppur debba essere sostenuto dalla parola ‘continuità ’ nelle prossime uscite. La squadra di Baroni si è compattata tirando fuori orgoglio e idee, arrivando a fine partita anche con il rimpianto di non essere riuscita a vincere una sfida decisa da un episodio.Â
✅AUTOLESIONISTI- Non è la prima volta che gli amaranto si fanno male da soli, ma probabilmente questa è una delle più difficili da digerire. L’errore di Plizzari che ha portato i padroni di casa al pareggio, infatti, fa arrabbiare per il semplice fatto di esserr arrivato in un momento in cui sembrava che la squadra stesse gestendo bene il risultato, al contrario delle ultime uscite.
✅ORGANIZZATI- Ciò che si è notato durante la gara, al netto della compattezza e dallo spirito di sacrificio, è stata l’organizzazione di squadra. Rivas e compagni hanno retto con un andamento costante per tutti i novanta minuti e non ricordiamo tratti in cui la squadra abbia mostrato segnali di confusione organizzativa. Ordinati e con le idee chiare…
✅FOLORUNSHO, DAL CAMPO ALLA SALA STAMPA- Probabilmente il miglior ‘Folo’ visto finora. La sua esplosività è preziosa, così come la sua forza fisica ed suoi strappi in mezzo al campo (come si evince dall’azione del gol di Bianchi). Per lui, però, la verità è doppia: da quella della sua prestazione in campo a quella delle sue dichiarazioni al termine della gara. “Penso che in questi periodi, la compattezza sia tutto, dobbiamo essere tutti uniti altrimenti non se ne esce fuori”.Â
✅LE PAROLE DI BARONI- “Avremmo potuto vincere la partita, ma non mi interessa perché penso alla buona prestazione di squadra. Ho visto una crescita dal punto di vista della gestione della palla e della tenuta fisica, continuiamo così”. Come non dare ragione a Marco Baroni (a fronte di una gara che ha visto gli amaranto correre come non mai e non crollare), il quale ha esposto una delle più grandi verità della partita.
Antonio Calafiore
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