E’ la storia di chi, a soli 14 anni, aveva già impressionato le big di Europa, facendo del calcio la sua passione e di un pallone la sua fonte di ispirazione, divertendo e divertendosi, per poi perdersi e, a distanza di qualche anno, avere una chance per ritrovarsi, colta ed ancora in corso. E’ la storia di Hachim Mastour, oramai ben nota ma ancora tutta da scrivere visti i soli 22 anni ed una carriera destinata a continuare, nonostante il ciclone mediatico all’interno del quale si è ritrovato sin da giovanissimo. La chance per rimettersi in gioco, arrivata nell’ottobre 2019, si chiama Reggina, squadra con la quale ha ottenuto subito una promozione in Serie B, seppur giocando soltanto otto minuti. Numero che, in questo avvio di campionato, si è già moltiplicato per trentotto volte, portando a 304′ i minuti giocati finora in cadetteria.
E sabato (28 novembre, ore 16) contro il Monza, il talento italo-marocchino potrebbe far crescere ancor di più il dato relativo ai minuti giocati, anche in virtù delle assenze alle quali Toscano dovrà far fronte. Ma per lui, comunque andrà, sarà ugualmente una gara diversa dalle altre. Mastour sfiderà il suo passato rossonero, incarnato in Adriano Galliani, Silvio Berlusconi e Cristian Brocchi. Gli stessi interpreti in una società differente. Dal Milan al Monza, il passo è stato breve ma sostanziale. Il passo di chi lo ha seguito, portato, esaltato, sostenuto ed allenato tra le fila rossonere.
Il colpo di Galliani
Fu proprio l’allora amministratore delegato del Milan, oggi a Monza con lo stesso ruolo, a portare Mastour in rossonero, nonostante una fitta concorrenza delle altre big europee (Juventus, Barcellona, Real Madrid, Manchester City ed Inter). A notarlo per la prima volta fu proprio quest’ultima, ma a spazzare via tutte le squadre a lui interessate ci pensò lo stesso Galliani, mettendo sul piatto un’offerta da circa mezzo milione di euro per il baby talento 14enne della Reggiana. ”Ha 14 anni, è il futuro. Ma è poco più di un bambino, sembra abbia grandi doti ma non carichiamolo di responsabilità”, disse lo stesso Galliani in seguito alla firma, nel 2012. Due anni dopo, svelò: “Tutta Europa lo voleva. Noi lo faremo crescere, è un giocatore della prima squadra. Si allena con loro e poi la domenica, di volta in volta, si vedrà con chi farlo giocare”. Proprio in quel periodo, l’ex dirigente rossonero su tutti rispedì al mittente un’offerta del Barcellona per Mastour, blindando così il ragazzo tra le mura di Milanello.
La ‘benedizione’ di Berlusconi
Fu l’allora presidente rossonero a dare il via all’operazione. Rimase incantato nel vedere i numeri del classe ’98, sul quale spese parole di elogio in un’intervista a Sky Sport nel dicembre 2012. Parlando dei giovani e dell’importanza riservata loro dal club milanese, infatti, Berlusconi annunciò: “Ne abbiamo uno straordinario che ha 15 anni e riesce a fare canestro con il pallone con i piedi. Gioca nelle giovanili perché in A si può giocare solo a sedici anni compiuti“.
L’insegnamento ed i complimenti di Brocchi
Due stagioni insieme per l’attuale tecnico del Monza ed il trequartista della Reggina. Il primo divenne allenatore della Primavera del Milan nella stagione 2014/15 e proseguì anche in quella successiva. Il secondo, che debuttò con la Primavera di Inzaghi l’anno prima dell’insediamento di Brocchi, divenne un calciatore di quest’ultimo nella stagione 2014/15. Otto presenze ed un gol da capogiro con tanto di ‘rouleta’ in coppa Italia contro il Sassuolo, che portò i rossoneri a sigillare il passaggio del turno ed il tecnico a congratularsi con il suo allievo: “Sono andato da Hachim e gli fatto i complimenti – disse Brocchi a MilanNews – lui mi ha risposto grazie mister, ma gli ho detto che non erano per il gol, perché sappiamo che quello fa parte del suo bagaglio. Gli ho detto che erano per l’atteggiamento avuto, perché per fare quei gol nel calcio che conta bisogna avere l’atteggiamento che sta avendo con noi e che quando perde palla deve rincorre l’avversario, perché se in prima squadra non lo fai non giochi più. Hachim deve utilizzare la Primavera per far vedere che rincorre gli avversari, per dare l’esempio. Poi è anche bene che magari ogni tanto, speriamo sempre, ci delizi di questi gol che fanno bene al calcio”.
La stagione seguente, invece, in seguito alla prima parta di preparazione in Sud Africa (prima che Mastour si trasferisse al Malaga), Brocchi disse: ”L’anno scorso, quando veniva da noi, era un ragazzo comunque semplice. Quando è arrivato, ho subito detto che è lui che doveva usufruire della Primavera e di questa possibilità per fare qualcosa di importante. Gli ho parlato e, devo essere sincero, se devo fare i complimenti a qualcuno dei miei ragazzi, tra questi c’è proprio Hachim. Perché ho visto un altro giocatore rispetto all’anno scorso, si allena bene e se gli chiediamo determinate cose le fa. Mentre l’anno scorso, quando giocava con noi, faceva quello che voleva e questo non va bene. In allenamento si impegna e in partita ha iniziato a rincorrere gli avversari, a giocare per la squadra. Se vuole diventare un giocatore vero, può riuscirci ma solo facendo queste cose qui. Altrimenti non lo diventerà mai”.
Monza-Reggina, tra ritrovamenti e ricordi del passato: per Mastour non sarà una sfida come tutte le altre…
Antonio Calafiore
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