Il calcio ai tempi del covid, comunque avanti nonostante le difficoltà , almeno per ora. È il messaggio che il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha ribadito a margine di un’iniziativa di solidarietà a Reggio Emilia, precisamente in seguito alla visita al Centro Oncologico ed Ematologico della città emiliana.
Sul covid, però, il numero uno della Figc non sembra avere dubbi: “La preoccupazione esiste ed è inutile nasconderla, non coinvolge soltanto il calcio ma anche l’economia ed il sociale. Rischi di stop dei campionati? Non mi pare ce ne siano al momento”.
Sulla distribuzione delle partite negli archi di tempo: “Si gioca troppo? Il ritmo credo sia sempre lo stesso, ma in questo momento forse si è esasperati da questa pandemia. Tuttavia, dopo questo weekend concederemo un momento di tregua ai nazionali, visto che non giocheremo fino a marzo”.
E sul rischio default del mondo del calcio, Gravina dichiara: “Sarà  compito della Federazione lavorare di comune accordo coi presidenti delle varie componenti. È giusto andare incontro ai più deboli e a chi soffre di più. Credo che insieme raggiungeremo un risultato. Solo alcuni club, una percentuale inferiore a quella che si puo’ immaginare, hanno chiesto il rinvio del pagamento degli stipendi al 1° dicembre. Si prospettano momenti di difficoltà , ma anche di idee e progetti che possono offrire soluzioni a momenti duri”.
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